Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Io ritornerò polvere»

Fonte: L'Unione Sarda
11 aprile 2018

Ma i forni non bastano: a Cagliari si costruirà uno nuovo impianto

 

Cremazioni, boom nell'Isola: più 41 per cento

 

 

Polvere sei e polvere ritornerai. I sardi prendono alla lettera le parole della Bibbia: è boom di cremazioni nell'Isola, tanto che i quattro forni presenti non riescono a soddisfare le richieste. Capita soprattutto a Cagliari, dove chi fa questa scelta è costretto alla trasferta a Olbia. Meta quasi forzata per l'ultimo viaggio - con conseguente sovrapprezzo - considerando la portata ridotta dell'impianto di Sassari, spesso fuori uso. E poi c'è l'impianto della Maddalena. attualmente in manutenzione.
CAGLIARI RADDOPPIA Cadute le eventuali remore legate alla fede, dopo il benestare della Chiesa (che pur continua a preferire la tradizionale sepoltura), le domande si moltiplicano. Tanto che secondo gli ultimi dati, resi noti dalla Sefit (Servizi funerali italiani), la Sardegna è la Regione che ha fatto registrare la crescita percentuale maggiore: più 41,8 per cento. La conferma arriva soprattutto da Cagliari: al cimitero di San Michele, che offre il servizio a residenti e non (anche se «le domande sono nettamente superiori rispetto all'effettiva capacità del nostro forno»), si registra il pienone. «Parliamo di un aumento esponenziale: siamo passati dalle quarantanove cremazioni del 2011, a una media di mille negli ultimi anni», racconta Danilo Fadda, assessore agli Affari generali.
L'AUMENTO «Un trend in continua crescita, che presumibilmente nel giro di brevissimo tempo porterà le cremazioni a superare persino tumulazioni». Previsione facilmente avverabile, considerando la tendenza generalizzata in tutta l'Isola. «È evidente che il nostro impianto non sia in grado di rispondere alle esigenze della cittadinanza. Per questo abbiamo già disposto gli atti che entro l'anno ci consentiranno di realizzarne uno nuovo, di ultima generazione, che affiancherà quello esistente e permetterà di trattare dieci salme al giorno».
TRASFERTE E GUASTI Ora ci sono poche alternative per chi sceglie la cremazione. Quattro impianti presenti nell'Isola: La Maddalena, Sassari, Olbia e Cagliari, gli ultimi tre sono gestiti dal gruppo Altair, che evidentemente detiene una sorta di monopolio indiscusso. Nell'impianto cagliaritano le regole sono chiare: tre/quattro salme al giorno, per quattro giorni alla settimana. Non una di più. Gli altri puntano a Olbia, con evidente aggravio di costi. Certo, lontani da quelli sostenuti dai sardi costretti a ripiegare su Livorno, e su Aqui Terme (provincia di Alessandria).
NEL NORD DELL'ISOLA Nell'impianto del centro gallurese il prezzo per un servizio di cremazione è pari quasi al doppio rispetto a quello in vigore nel cimitero del capoluogo sardo. E in più, si aggiunge il trasporto, che ovviamente fa impennare il costo finale. Sassari non aiuta, perché il forno - a detta degli operatori del settore - ha una portata limitata che non riesce neanche a far fronte ai bisogni dei locali. E il forno della Maddalena è in manutenzione: si attende un pezzo di ricambio, che dovrebbe consentire di far ripartire il servizio a metà aprile. Non una novità visto che è rimasto fermo per circa in anno per un problema di certificazioni. Intanto le richieste di cremazione crescono.
Sara Marci