di Paolo Rapeanu
È il quartiere del Sole uno dei primi rioni cagliaritani a vivere la rivoluzione-rifiuti. Cassonetti presenti ancora per pochi giorni, il porta a porta è già realtà e si devono fare i conti con i mastelli e i giorni e orari di ritiro. Cosa pensano i residenti? La promozione del nuovo sistema di raccolta c’è, ma è parziale. La speranza del risparmio sulla Tari e di più parcheggi a disposizione si scontra con gli orari nei quali dover uscire di casa per lasciare questo o quel contenitore pieno di plastica, vetro, umido, organico o cartone.
“È ancora un po’ difficoltoso, ma è il primo giorno. Incrociamo le dita, le difficoltà verranno fuori e si risolveranno”, dice Franco Ciuccè, “meglio questo sistema dei cassonetti, così non saranno più bruciati e non ci saranno più rifiuti in terra”. Michelina Brundu abita in piazza delle Ninfee: “Senza i cassonetti dovrebbero esserci più parcheggi, io facevo già la differenziata, basta organizzarsi. Una sola volta alla settimana il ritiro della plastica è troppo poco, l’orario delle 20:30 per scendere a portare i rifiuti non va bene, c’è già buio a quell’ora”. Un altro abitante del rione è Franco Piras, 79 anni: “È previsto un risparmio, a lungo andare il Comune dovrebbe pagare meno multe per la non separazione dei rifiuti. Io di sera non posso scendere, l’orario per il conferimento della spazzatura è da modificare, va anticipato. Penso che le famiglie numerose rischiano di avere qualche problema per il ritiro dell’umido, previsto tre volte alla settimana. Qui molte case sono piccole e hanno balconi piccoli, sistemare i contenitori è un po’ laborioso”.