Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Letteratura per l'infanzia Tuttestorie inciampa nella burocrazia e perde 30 mila euro di fondi del C

Fonte: L'Unione Sarda
7 aprile 2018

Letteratura per l'infanzia Tuttestorie inciampa
nella burocrazia
e perde 30 mila euro
di fondi del Comune

I meccanismi della burocrazia feriscono “Tuttestorie”. Ma il festival sopravviverà, assicurano gli organizzatori della manifestazione dedicata a bambini e ragazzi che da 13 anni si svolge a Cagliari. Con una determinazione pubblicata due giorni fa dal Comune di Cagliari e firmata da Alessandro Cossa, dirigente Servizio Cultura e Spettacolo, la coop ideatrice e organizzatrice della rassegna, che richiama annualmente 25mila persone, è stata esclusa dal finanziamento richiesto con la partecipazione al bando «per l'erogazione di contributi per manifestazioni culturali e di spettacolo».
Vanno così in fumo 30mila euro, voce importante di una spesa complessiva che supera i 200mila. «Tutto per colpa di un errore materiale», dice con amarezza Manuela Fiori, anima della manifestazione, «che non si è potuto riparare nonostante la nostra richiesta di correzione sia arrivata, via Pec, pochi giorni dopo la presentazione dei documenti». Nello specifico, a causa di una svista durante la scansione dei testi, sono state allegate due copie del bilancio preventivo delle attività fatte fuori da Cagliari (chiesto per la prima volta) e si è omesso quello relativo al capoluogo. «La delusione è forte. Abbiamo rispetto delle regole: i bandi sono sacrosanti. Lecito si proceda all'esclusione se manca una parte fondamentale del progetto, ma non di fronte a una svista subito segnalata. Spiace che la decisione arrivi dagli uffici del Comune di Cagliari, città che beneficia della gran parte del nostro sforzo organizzativo e di risorse messe a disposizione anche da altri enti e istituzioni. Gli altri Comuni che partecipano a Tuttestorie si autofinanziano».
«Ora - prosegue - servirebbe la bacchetta magica per sanare la ferita». Dalla carta che canta, modo di dire che suona stonato nell'officina di filastrocche di “Tuttestorie”. «Penseremo a un crowdfunding, forse. La delusione è cocente per poter indicare subito la soluzione. Ma annullare il festival, con programma già predisposto, sarebbe irresponsabile».
Manuela Arca