Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Protestano i familiari dell'uomo di spicco del Pci Quella piazza fantasma Intitolata a Giovanni Lay,

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2018

BARRACCA MANNA.

Protestano i familiari dell'uomo di spicco del Pci Quella piazza fantasma Intitolata a Giovanni Lay, esiste solo sulla carta


Affidarsi al navigatore non serve. E neppure sperare nelle indicazioni dell'unica anima viva che s'incontra nei paraggi. Perché piazza Giovanni Lay è introvabile. O meglio non esiste proprio. Tanto che il messaggino che compare su Google maps (“forse cercavi piazza Dettori”), sembra quasi una beffa. L'ennesima per i familiari di Lay, primo comunista sardo a essere arrestato dai fascisti, amico di Gramsci e compagno di cella di Pertini. Oltrechè consigliere regionale per quattro legislature e figura di spicco del Pci.
Stando a quanto riporta il viario ufficiale del Comune, dovrebbe essere tra le vie Montaldo, Bonu, Garau e via dei Coralli. Eppure di questa fantomatica piazza, a Barracca Manna non c'è traccia. Un piccolo mistero che va avanti da oltre dieci anni. Dal 19 febbraio 2004, per la precisione, quando l'amministrazione decise (con la delibera numero 84) di intitolare a Giovanni Lay la piazza fantasma del rione alla periferia della città. A distanza di quattordici anni non si trova la consueta targa che potrebbe persino diventare un dettaglio se perlomeno fosse stata realizzata la piazza. Invece niente. C'è solo uno sterrato, a pochi metri da un recinto di metallo con due cavalli e altrettanti cani che non fanno neanche lo sforzo di abbaiare.
«È una vergogna, lo scriva in grande», sbotta Gabriella, una dei figli di Lay, che arrivata alla soglia degli ottant'anni non ha alcuna intenzione di arrendersi. «È quattordici anni che aspetto, insieme ai miei fratelli, di vedere questa benedetta piazza. Mio padre direbbe che chi muore giace, ma noi siamo davvero indignati», ribadisce. «È una storia così lunga che quasi me la sono dimenticata, anche al sindaco Zedda ne ho parlato, ma non ho ottenuto nulla. Nel frattempo a un nipote di mio babbo è nato un bambino che va per gli undici anni», racconta. «Ma certo non mi rassegno, spero in una degna conclusione, e di poter vedere la piazza realizzata prima di passare a miglior vita».
Per il momento neanche dal Comune sanno spiegare l'accaduto. «Personalmente non sono informato sulla vicenda né ho mai ricevuto segnalazioni in merito», premette Roberto Tramaloni, consigliere e presidente della commissione Toponomastica, che assicura: «Martedì farò una verifica, per capire come mai, nonostante siano trascorsi così tanti anni, non si sia ancora provveduto a concretizzare l'intitolazione e per capire l'iter dei lavori necessari per realizzare piazza», spiega. «È certamente doveroso dare finalmente una risposta ai familiari di Lay. Me ne occuperò personalmente».