Rassegna Stampa

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Il comitato NonucleNoscorie: “Sardi, prepariamoci alla mobilitazione”

Fonte: web sardiniapost.it
23 marzo 2018

Il comitato NonucleNoscorie: “Sardi, prepariamoci alla mobilitazione”


“Chiediamo ai sardi di tenersi pronti alla mobilitazione di massa”. Così, in una nota, scrive il Comitadu NonucleNoscorie, quando mancano pochi giorni – o forse solo ore – alla pubblicazione del decreto governativo col quale sarà annunciata la lista delle regioni idonee a ospitare il deposito unico nazionale delle scorie radioattive. A darne l’annuncio è stato il ministro uscente per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda (leggi qui).

“Il Comitadu NonucleNoscorie – si legge in una nota, nella foto la manifestazione del 7 giugno 2015 – ha appreso dalla stampa l’imminente pubblicazione del decreto per la Carta Nazionale sulle aree potenzialmente idonee al deposito nucleare di superficie. Non è stato fatto nemmeno cenno al fatto che la Sardegna possa essere esclusa, nonostante la netta ed esplicita indisponibilità dimostrata da tutto il popolo sardo. Sappiano il ministro e il Governo ormai scaduto e bocciato dal voto, che in nessun caso i sardi rinunceranno alla tutela della volontà già espressa. Volontà di indisponibilità al nucleare dichiarata con chiarezza, non solo con la mobilitazione di massa ma anche con atti ufficiali che più volte il Comitato Nonucle-Noscorie si è premurato di ricordare. Referendum, leggi e ordini del giorno del Consiglio regionale, così come delibere di Comuni e Province, nonché la determinazione della Conferenza episcopale sarda”.

Dal comitato scrivono ancora: “L’attenzione dei sardi deve essere alta perché sembra che la Sardegna sia ancora nella lista dei siti possibili. Non permetteremo che la nostra Isola venga umiliata dal peggiore gravame che potrebbe essere imposto ad un territorio e ad un popolo: verrebbe distrutta la nostra immagine, la nostra economia, la nostra salute la nostra libertà di autodeterminazione. Convocheremo a breve il comitato per alzare il livello di vigilanza in merito alla possibile individuazione della Sardegna come sito per il deposito unico nazionale”.