Rassegna Stampa

Cinemecum

Passi di tango in Castello

Fonte: Cinemecum
3 luglio 2009


Danza e cinema presi per mano per vivere e raccontare attraverso la settima arte la cultura del ballo più sensuale del mondo. Dal 9 al 12 luglio, nell'Antico Palazzo di Città, una raffica di pellicole da far venire i brividi. di Maria Elena Tiragallo

Quattro giorni di musica, danza, cinema, gastronomia, performance nello storico quartiere Castello di Cagliari. Tra le mura e panorami mozzafiato, dal 9 al 12 luglio 2009, si terrà la seconda edizione di “Rosso Tango Art Festival” organizzata dall’associazione “Rosso” con il patrocinio del Comune e della Provincia di Cagliari. Milongue, lezioni con gli interpreti più famosi al mondo, mostre, degustazioni della gastronomia argentina e sarda, e una rassegna cinematografica “Cinefilia Tanguera” diretta dallo scrittore Leonel A. Mitre, rigorosamente sulla danza più seducente al mondo. Ad essere proiettati, all'Antico Palazzo di Città, in Piazza Palazzo, una sessantina di opere cinematografiche, tra corti, lungometraggi, fiction, documentari, video danza ed animazione per raccontare attraverso le immagini la cultura del tango.

Primo dei 60 film ad essere proiettato, il 9 luglio alle 17, sarà il cortometraggio “El torcan” dell’argentino Gabriele Arregui. A seguire, saranno proiettati tutti gli altri lavori. "Leonel A. Mitre, durante l’inverno, da Buones Aires con una convocatoria aveva invitato gli autori a partecipare alla rassegna con pellicole aventi il tango come protagonista, centinaia e centinaia le opere pervenute, sono state da lui selezionate ben 60 opere, che saranno proiettate dal 9 fino al 12 luglio all'Antico Palazzo di Città, a Castello. Il costo del biglietto per le proiezioni è di 5 euro e nell’arco di ogni singola giornata saranno riproposte in replica”, ha spiegato Sonia Deidda.
Le pellicole tutte in lingua originale avranno i sottotitoli in inglese e a settembre la rassegna sarà presentata al festival del cinema di Barcellona.

“Cerchiamo una combinazione di energie, cerchiamo di catturare e di essere catturati, vedere e sentire, immaginare e percepire. Cattura una danza e l’arte, ancora una volta, si prende un film e lo trasformiamo in un tango. E stiamo cercando di mettere nello schermo, come nella tavolozza di Van Gogh, tutti i colori che film e tango possono pitturare, di sicuro, formano un arcobaleno infinito”, ha detto Leonel A. Mitre.