Rassegna Stampa

Il Sardegna

Gpl, avanti la gara per il gestore rigettata la richiesta della Is Gas

Fonte: Il Sardegna
2 luglio 2009

Il contenzioso. Il Consiglio di Stato nega la sospensiva: «Prevale l'interesse pubblico del servizio» 

Lasocietàchevanta uncreditodi40milioni dalComunecontrol'appalto «troppobreve»

Elena Laudante elena.laudante@epolis.sm ¦

Nella guerra tra Comune e Is Gas - con l'amministrazione probabile debitrice di 40 milioni - via Roma registra un punto a suo favore. Il Consiglio di Stato ha deciso di non sospendere formalmente la nuova gara per le forniture di Gpl, dopo la degenerazione del rapporto con Is Gas. Era stato l'attuale gestore a chiedere di bloccare la procedura per un futuro affidamento troppo breve (9 mesi) ad un soggetto che di certo non verserebbe mai al predecessore tutti i costi per la rete. I giudici di Roma hanno rigettato l'istanza della stessa Is Gas (controllata dalla “Cons Coop” di Forlì) dopo la sentenza del Tar di maggio. In quella sede, nell'appellare il verdetto di merito, i legali Angelo Luminoso e Carlo Castelli avevano chiesto la sospensiva del bando datato agosto 2008, di fatto sospeso da dicembre. Ma per il Consiglio «prevale l'interesse pubblico per l'erogazione e la continuità di un pubblico servizio», si legge nell'ordinanza notificata ieri nell'ufficio legale dell'assessore Giuseppe Farris. Non importa che Is Gas tema di non vedersi pagare i 40milioni di debiti dal successore - in alternativa li sborserà il Comune - perché la città ha bisogno di Gpl più di quanto la società di denaro liquido. Battaglia vinta dall'avvocato del Comune Carla Curreli, che l'ha spuntata contro avvocati del calibro di Luigi Manzi, difensore di Is Gas, in una guerra che è tutta ancora da combattere. E che nasce da un accordo che la stessa Giunta comunale aveva assunto con la società che ha realizzato la rete e che gestisce il servizio dal 2002 grazie ad un affidamento diretto e “provvisorio”, cioè senza aver mai vinto alcuna selezione. Invece di partecipare ad una nuova gara - che sarà indetta solo nell'agosto 2008 - la Isgas era riuscita, inspiegabilmente, a far promettere al Comune di indennizzarla con 40 milioni di euro - 26,8 milioni per il valore residuo degli investimenti sulle reti e 13,2 per perdite d'esercizio. L'intera Giunta, sindaco compreso, lo aveva messo nero su bianco il 19 maggio 2005. Da allora Is Gas si è vista rinnovare la concessione, nonostante il contenzioso. Parte del debito sarebbe a carico del nuovo gestore: ma chi se ne farebbe carico per un affidamento di nove mesi? Quando si è visto alle strette il Municipio ha inviato gli atti alla Procura, che però non ha ravvisato alcun reato perché reato non c'è, e poi chiesto al giudice civile attraverso l'avvocato Antonello Angioni di annullare, in sostanza, la transazione. Perché basata su valutazione di costi quanto meno discutibili. Come quello di tubi e contatori, forniti dalla casa madre di Is Gas, Cons. Coop., a prezzi troppo alti. Per non parlare della perdite: nel 2006 quasi 800mila metri cubi di gas. ¦