MUSICA,
Nuova iniziativa del Conservatorio di Cagliari all’insegna della musica e della solidarietà
I Carmina Burana di Carl Orff, cantata scenica basata su 24 poemi trovati tra gli omonimi canti medievali, ed una raccolta fondi per la costruzione di una scuola del Nicaragua: questi sono i protagonisti della nuova iniziativa del Conservatorio di Cagliari all’insegna della musica e della solidarietà, che prevede tre tappe differenti.
Il primo concerto si terrà oggi, alle 19.30, nella chiesa di San Luca a Quartu Sant’Elena; gli altri appuntamenti, invece, sono in programma venerdì 16 e giovedì 22 marzo (entrambi alle 18.30) nell’Auditorium dell’istituzione musicale in piazza Porrino a Cagliari. Saranno proprio questi ultimi due ad avere un doppio scopo benefico, quello cioè di contribuire alla raccolta fondi per la costruzione di una scuola nel degradato quartiere di Rodolfo Grios, nella cittadina di Chinantega, in Nicaragua, e quello di raccogliere del denaro per le borse di studio da destinare ai migliori giovani musicisti dei due Conservatori della Sardegna.
I tre concerti vedranno sul palco l’Orchestra del Conservatorio, diretta da Alberto Pollesel, il Coro del Conservatorio, diretto da Giuseppe Erdas e Pompeo Vernile, ed il Coro delle voci bianche “Chorus opera”, diretto da Laura Porceddu. Solisti saranno i soprani Ilaria Vanacore (15 e 16 marzo) e Maria Grazia Piccardi (22 marzo), il tenore Michelangelo Romero ed il baritono Francesco Leone. Al pianoforte ci saranno invece Marco Francesco Schirru e Federico Melis.
L’ingresso sarà libero e gratuito per il concerto di oggi, libero e ad offerta per le due serate di venerdì 16 e giovedì 22 marzo. Proprio con la serata del 22 si contribuisce, inoltre, a raccogliere fondi per il concorso di esecuzione musicale “Golfo degli Angeli”, in collaborazione con il Lions club Cagliari est. Con il concerto del 16, invece, il Conservatorio aderisce al progetto “Nuevos Horizontes”, ideato dall’associazione Solidando, a favore dei bambini più sfortunati del Centro America. Come diceva Christian Andersen, “dove il mondo fallisce, parla la musica”.