Di Redazione Cagliari Online 15 marzo 2018
I giudici amministrativi danno ragione al Comune: niente condono per 31 cabine spogliatoio in legno e un basamento in calcestruzzo
D’Aquila ko al Tar. Le 31 cabine e un basamento in calcestruzzo non possono essere sanate. E dovranno dunque essere demolite. Così ha deciso il Tar: lo stabilimento può ancora sperare nel Consiglio di Stato che potrebbe ribaltare la sentenza.
Le opere risalgono a prima del 2004 si tratta di un basamento in calcestruzzo e di 31 cabine/spogliatoio amovibili in legno all’interno dello stabilimento balneare in viale Poetto. Il no del Comune di Cagliari all’istanza di condono è del 2 ottobre 2017. Il D’Aquila ha impugnato al sentenza, ma il Tar ha dato ragione all’amministrazione in virtù del fatto che le opere “sono collocate nella fascia dei 150 m dalla linea di battigia” e perché le cabine/spogliatoio, pur essendo teoricamente opere amovibili, non sono “destinate alla effettiva rimozione stagionale e debbano conseguentemente ritenersi opere che determinano un incremento di superficie e volumetria”.