Dopo il blitz dell'uomo armato di ascia
In arrivo guardie giurate, porte col badge e tesserini di riconoscimento per i cittadini che vanno negli uffici comunali. L'amministrazione annuncia un giro di vite per garantire maggiore sicurezza ai dipendenti, anche alla luce dell'ultimo episodio con un cittadino armato di ascia negli uffici delle Politiche sociali. «Si è trattato di un evento estremo, per fortuna non è successo niente di grave, ma va detto che il sistema di sicurezza ha comunque funzionato», commenta l'assessore al Personale Danilo Fadda, «c'era la guardia armata, c'era l'usciere e le telecamere in funzione».
Quel fatto ha dato una spinta ulteriore, ma le grandi manovre erano già in corso. «Due settimane fa abbiamo già aperto un tavolo con i sindacati per ragionare insieme su ulteriori aggiornamenti sia in termini strutturali sia di risorse umane per poter garantire la massima sicurezza ai nostri dipendenti sul luogo di lavoro». Domani è previsto un altro incontro tra assessore e sindacati e nel frattempo Fadda ha incontrato anche il direttore generale e i dirigenti per decidere quali interventi fare su ogni singolo servizio, perché le esigenze sono diverse. «Abbiamo già ordinato i cartellini identificativi, in determinati servizi gli utenti dovranno lasciare un documento, registrarsi e potranno entrare solo con i cartellini di riconoscimento: in questo modo si potrà avere sempre il monitoraggio di chi frequenta i locali. La sicurezza è importante, ma anche la celerità dei servizi per i cittadini quindi questo sistema verrà adottato solo in alcuni servizi».
A presidiare gli uffici del Comune sparsi in città ci sono guardie giurate, armate e non. «Stiamo facendo di tutto per trovare le risorse perché dobbiamo implementare il numero di guardie armate - annuncia l'assessore - tra le altre misure in arrivo anche porte più robuste nei piani dei diversi uffici con un sistema di riconoscimento, che può essere una tessera o un videocitofono, in grado di far sapere sempre ai dipendenti chi c'è negli uffici».
Chi da tempo si lamenta per le falle nel sistema di sicurezza è il consigliere comunale Alessandro Sorgia. «Ne abbiamo discusso più volte coi colleghi della commissione Politiche sociali - spiega il vicepresidente - non è possibile che un servizio delicato come quello sia così poco presidiato. Al piano terra c'è l'unico filtro, chi passa quello perché deve andare in qualche ufficio, può poi aggirarsi tranquillamente per le stanze e accedere a documenti riservatissimi e personali di utenti con situazioni particolari». Il problema non riguarda solo la privacy, secondo Sorgia. «Quello che è successo da poco è un episodio gravissimo, bisogna garantire al massimo la sicurezza all'interno degli uffici. Parlo non soltanto dei dipendenti del Comune ma anche degli utenti perché i momenti di tensione sono frequenti». (m. z.)