Il sindaco aveva difeso l'operato del servizio Tributi: ora la richiesta di chiarimenti
Il Ministero dà ragione ai revisori e torto al Comune
Il Ministero dell'Economia bacchetta il Comune: non si deve pagare l'Imu sui ruderi e sui lastrici solari. La comunicazione da Roma arriva su richiesta dei revisori dei conti impegnati in un braccio di ferro con gli uffici per dimostrare questa teoria contrastata anche dal sindaco Massimo Zedda che ha difeso l'operato della dirigente del servizio Tributi Francesca Brundu. I revisori dei conti avevano chiesto al Comune di interpellare il ministero dell'Economia ma il primo cittadino aveva risposto che non era necessario.
ALTO RISCHIO DI CONTENZIOSI A quel punto i revisori hanno scritto al Ministero che ha dato loro ragione. La comunicazione crea imbarazzo in Comune perché potrebbe aprire il varco a una serie di ricorsi che potrebbe condizionare il prossimo bilancio. «Considerata la complessità della materia, sui rilievi del Mef sono in corso tutti gli approfondimenti necessari - è la replica del Comune - anche attraverso la richiesta di chiarimenti allo stesso ministero, per valutare eventuali interventi di adeguamento alle disposizioni del regolamento comunale».
COMMISSIONE BILANCIO Il giallo dell'Imu su ruderi e coperture degli edifici agita i consiglieri della commissione Bilancio. «Attenderemo le risultanze degli approfondimenti e abbiamo piena fiducia nell'attività degli uffici», commenta il capogruppo di Forza Italia Stefano Schirru, «fermo restando che va tutelato l'interesse dei cittadini: nel caso ci siano errori il Comune dovrà provvedere a effettuare i rimborsi dovuti». Ancora più netta la posizione del capogruppo Pd. «La risposta del Ministero conferma la posizione che avevamo già e che l'anno scorso avevamo inserito anche nel Documento unico di programmazione: i tributi su ruderi e lastrici solari non si devono pagare - attacca Fabrizio Rodin - abbiamo chiesto di verificare di quanti soldi si parla, se vale la prescrizione breve da 5 anni o quella lunga da 10 e quanti sono i contenziosi già in essere».
IL BOTTA E RISPOSTA A ottobre il collegio dei revisori composto da Francesco Salaris, Davide Marini e Aldo Cadau aveva contestato con un documento i tre commi dell'articolo 15. Nel documento veniva prospettato l'alto rischio di contenziosi, invitando il Comune a chiedere consigli al Ministero. Il sindaco Massimo Zedda aveva risposto difendendo gli uffici del servizio Tributi, ringraziando i revisori dei conti per la loro attività di controllo ma spiegando che non c'erano gli estremi per rivolgersi al Mef. Ma il collegio dei revisori si è rivolto a Roma e ha ricevuto la conferma che non si deve pagare per ruderi e lastrico solare: «I fabbricati in questione, in quanto rientranti nelle categorie cosiddette fittizie, non devono essere assoggettati a Imu».
Il parere del Ministero è inequivocabile: viene consigliato al Comune di eliminare in autotutela i vizi di legittimità riscontrati nel regolamento.
Marcello Zasso