Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La corsa di tutti i giorni

Fonte: L'Unione Sarda
12 marzo 2018

Dibattito a tutto campo su violenza, salute, lavoro, famiglia e sport

 

Le donne si raccontano in attesa della maratona 

 

 

Sono abituate a correre, oggi però l'hanno deciso loro, ecco la differenza. E, in attesa di indossare la maglia rosa della SoloWomenRun , ieri si sono organizzate una loro maratona, verbale, per parlare dell'universo femminile sotto tutti i punti di vista: violenza, salute, lavoro, famiglia, solidarierà, cultura e sport. A guidarle Vladimir Luxuria, moderatrice di “360° Donna”, convegno ospitato nella sede dell'Unione Sarda. «Donne, denunciate la violenza, non sono panni sporchi che si devono lavare in famiglia», è l'appello della scrittrice e conduttrice tv alla platea, femminile per di più. «Questa giornata la vorrei dedicare alle vittime di violenza e anche a chi donna non è riuscita a diventare, ad Alessia e Martina, le due bambine uccise dal padre carabiniere. Ogni due-tre giorni c'è una donna che muore uccisa da chi dovrebbe amarla, marito o fidanzato. Perciò dico a tutte: se sapete che una donna viene maltrattata dovete denunciare, non aver paura di immischiarvi in un fatto che non vi riguarda».
IL CAPOLUOGO Sullo sfondo Cagliari, città a misura di donna? La vice sindaca Luisa Anna Marras ha la risposta pronta. «Credo che non sia ancora perfettamente a misura ma stiamo creando le condizioni: noi siamo una giunta paritaria, in Consiglio c'è una buona presenza di donne e stiamo costituendo la commissione Pari opportunità. Segnali di attenzione importanti per le donne: gli ultimi dati dicono che, nel 2016, Comune e associazioni hanno accolto circa 120 vittime di violenza. Ma la nostra scommessa è inserirle nel lavoro, perché senza autonomia non avranno mai il coraggio di lasciare la casa e di respingere ricatti».
FRONTE GIUSTIZIA Insiste sul «fare rete» la procuratrice della Repubblica a Biella, Teresa Angela Camelio, a cominciare dalle forze dell'ordine. «Ogni segnalazione deve essere comunicata a ogni soggetto. Anche nei casi più banali, di lesioni lievissime, l'informazione deve arrivare a tutti, dai medici al carabiniere della piccola stazione, sino alle associazioni. Poi si arriva alla magistratura, con la polizia giudiziaria specializzata che funge da raccordo». Nella questura di Cagliari la divisione Anticrimine, guidata dal vicequestore Andrea Fanti, è in prima linea sul fronte della prevenzione. «La nostra è un'indagine sui sentimenti - spiega Fanti - da un paio d'anni lavoriamo in team per valutare i singoli casi, ascoltando le due parti, la vittima e il presunto stalker, analizzando il loro rapporto: credono che sia amore ma non lo è. Una sorta di sportello permanente, senza orari, dal quale offriamo una consulenza alle donne, quattro o cinque alla settimana, decidendo assieme come intervenire, con una denuncia o un ammonimento, prima che sia troppo tardi». Violenza dai mille volti, come quello di Anna, 17enne romana salvata dalla strada: una storia raccontata da Floriana Bulfon, giornalista dell'Espresso che ha firmato un'inchiesta sugli adolescenti in fuga nascosti nelle viscere della capitale. In mezzo casi di discriminazione, come le scienziate senza Nobel raccontate dalla rettrice dell'Università Maria Del Zompo.
MODELLI POSITIVI Arrivano anche dallo sport le ricette per combattere la violenza. In un video l'assessore comunale Yuri Marcialis mostra una città che offre molte chance, una palestra a cielo aperto per gli sportivi di ogni livello e di ogni età. La SoloWomenRun è uno degli esperimenti più riusciti, secondo la sua ideatrice, Isa Amadi, che la ripropone per la terza volta. «La forza di volontà delle sarde è incredibile, tanto che vorrei che Cagliari diventasse un laboratorio della donna di respiro nazionale». Grinta ed energia, qualità che la presidente dell'Aidda, Caterina Montaldo riconosce alle sue imprenditrici. Donne che non depongono le armi. Le battaglie vogliono vincerle.
Carla Raggio