VIA SONNINO. I lavori hanno eliminato decine di stalli in una zona molto trafficata
Petizione al Comune dei residenti dopo la ristrutturazione
«Prigionieri, siamo tutti prigionieri». Si dichiarano così gli abitanti dei palazzi affacciati su piazza Gramsci. Tutta colpa dei parcheggi che mancano, delle aree di sosta ridotte al lumicino dopo la riqualificazione della piazza (accolta favorevolmente con qualche inevitabile distinguo) e della viabilità circostante che hanno sottratto i pochi stalli sui quali i residenti potevano contare.
«Prima di uscire di casa ci pensi due volte. Se decidi di prendere il bus o semplicemente passeggiare va bene, se sei costretto a servirti dell'auto allora sì che cominciano i dolori»: Elisabetta Balata Carroz, residente in via Oristano, alla parola prigionieri farebbe seguire volentieri il termine politici per rimarcare «le responsabilità dell'amministrazione municipale». Poi spiega: «Questa è una zona commerciale, ci sono banche e negozi, per questo è trafficatissima. I parcheggi blu sono costantemente occupati, per noi diventa impossibile trovare uno stallo libero. Sono off limit anche la sera per via dei tanti ristoranti e locali presenti nel rione che richiamano parecchi clienti».
Per cercare di trovare una soluzione «e ricominciare a vivere» un nutrito gruppo di residenti ha presentato un esposto-istanza al sindaco Massimo Zedda e all'assessora alla Mobilità, Luisa Anna Marras. Esplicita la richiesta: «Si prega di voler valutare la possibilità di emanare un'ordinanza che consenta la sosta ai soli residenti nell'area di piazza Gramsci, segmenti di via Oristano, via San Lucifero e via Iglesias, ed elimini la duplicazione degli attraversamenti pedonali di via San Lucifero che penalizzano ulteriormente e inutilmente la situazione». Richiesta solo apparentemente curiosa vista la distanza ravvicinata (ed evidentemente inutile) delle strisce zebrate «all'altezza dei numeri civici 63-67 e 74.
«Questo è un quartiere anziano , noi residenti abbiamo la necessità, per esempio quando andiamo a fare la spesa, di prendere la macchina. È però un rischio. Quando si rientra con le buste piene inizia l'odissea per trovare un parcheggio vicino al portone. Un'illusione. se si lascia per qualche minuto l'auto fuori dagli stalli, giusto il tempo per scaricare, compaiono i vigilpark. Il rischio di una multa è elevato, il disagio continuo», spiega Giuliana Fiorenza. «Già prima dei lavori in piazza Gramsci avevamo problemi, ora siano veramente isolati. Ma almeno prima disponevamo dei pass che dovrebbero essere ridati ai residenti». Un tassello in più per ridurre i problemi ma non certo per eliminarli. «Il diritto di disporre dell'auto per soddisfare le esigenze familiari, lavorative e sociali è irrinunciabile, il Comune deve però metterci nelle condizioni di poterla prendere davvero la macchina, recuperando nuovi stalli. Dirò di più: una parte dei parcheggi blu dovrebbe essere riservata ai residenti», avverte Giorgio Camba che in piazza Gramsci abita da sempre.
Insomma, da queste parti si parla con insistenza di «diritti negati». Gabriella Peri ha settant'anni e la cancellazione di tanti parcheggi mai sostituiti con stalli nuovi non le va proprio giù. «Ma come può fare un anziano da queste parti. Ci stanno impedendo di uscire».
Non hanno voglia di protestare, gli abitanti di questa parte del rione che guarda sulla via Sonnino. Suggeriscono idee, si sentono e vogliono essere propositivi. «In via XX Settembre ci sono parcheggi non utilizzati da tempo, non so se siano privati. So però che il Comune, di fronte alle esigenze di un intero quartiere, potrebbe acquisirli», concludono i firmatari dell'esposto-istanza.
Andrea Piras