POETTO.
Il Consiglio comunale dovrà modificare il Puc, poi scatterà il bando per i privati L'ex Marino diventerà un albergo Approvata la delibera regionale per il cambio di destinazione
Ex ospedale Marino, si riparte dal via. Dopo anni di polemiche, battaglie giudiziarie e burocratiche, di ripicche tra amministrazioni pubbliche, per il rudere si annuncia una nuova vita. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore agli Enti locali Cristiano Erriu, ha approvato la delibera che consentirà al Comune di variare il Piano urbanistico comunale (non adeguato al Ppr) per modificare la destinazione d'uso di quella che un tempo era la Colonia Dux. Il passo successivo sarà la gara d'appalto per trasformare l'edificio progettato dall'architetto Badas (che, è bene ricordarlo, non può essere demolito perché sottoposto a rigidi vincoli dalla Sovrintendenza) in struttura turistico-ricettiva.
LA TRASFORMAZIONE Ieri mattina il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l'assessore agli Enti locali Cristiano Erriu con la vicesindaca Luisa Anna Marras sulla spiaggia, di fronte allo scheletro di cemento armato arrugginito dell'edificio transennato e vigilato giorno e notte, hanno illustrato i contenuti dell'atto approvato martedì dalla Giunta regionale. «Finalmente si scrive la parola fine a una lunga vicenda giudiziaria che ci ha dato ragione», afferma l'assessore Erriu. «Con la delibera il Comune potrà dare una destinazione più consona alla posizione dell'ex ospedale. Dopo la modifica del Puc avvieremo le procedure del bando per la concessione ai privati finalizzato alla riconversione». Un intervento di particolare importanza non solo per il rudere, ma per tutto il Poetto. «Abbiamo riconosciuto - ha sottolineato l'assessore Erriu - l'interesse generale e la rilevanza regionale degli interventi di valorizzazione e riqualificazione che riguarderanno l'ex Marino, il retrostante ippodromo e le aree prossime a questi due compendi, in particolare quelle retrostanti all'attuale ospedale (un tempo hotel Golfo degli Angeli), tra loro fisicamente e funzionalmente connesse». L'assessore Erriu traccia anche il destino di quello che un tempo era il pronto soccorso, non coperto da alcun vincolo: «Abbiamo raggiunto l'accordo con la Sovrintendenza, la struttura sarà rasa al suolo e le volumetrie, trasferite nelle vicinanze dell'ex ospedale, saranno un valore aggiunto per chi si aggiudicherà la gara». La durata della concessione e la spesa per la ristrutturazione? «La legge fissa il massimo in mezzo secolo. Per il recupero della struttura sono necessari interventi massicci che generano costi elevati, ben giustificati dal valore della struttura. Le federazioni degli albergatori hanno giudicato positivamente l'iniziativa».
LE POTENZIALITÀ Il presidente Pigliaru ha messo l'accento sui ritardi e sulle battaglie giudiziarie che hanno caratterizzato la vicenda. «L'ex Marino è stato visto come esempio di cattiva politica. Noi siamo stati sempre consapevoli di questa situazione, non ci siamo mai dimenticati della sua bruttezza. È un luogo di rilevanza europea», ha aggiunto Pigliaru riferendosi anche all'ippodromo e a Molentargius. «Quando si è sbloccata la vicenda giudiziaria siamo stati pronti ad agire per accelerare il processo, e il passaggio di destinazione da ospedale a struttura turistica è dettato dal più evidente buonsenso».
I TEMPI La vice sindaca Marras ha ipotizzato un'agenda del percorso che porterà all'albergo. «L'impegno del Comune è quello di approvare in tempi rapidi la variante urbanistica che permetterà alla Regione di avviare le procedure della gara. Grazie alla delibera siamo in grado di preparare gli atti da sottoporre al parere del Consiglio comunale».