Nell'Isola i Cinquestelle superano il centrodestra Il Pd ai minimi storici
In Sardegna il successo del Movimento 5 Stelle sembra ancora più marcato rispetto al resto d'Italia, con un vantaggio in quasi tutti i collegi uninominali: ma solo oggi si conosceranno le reali proporzioni dell'avanzata pentastellata. E anche della batosta del Pd, a sua volta più netta della media nazionale.
Buone notizie pure per il centrodestra sardo, la cui esultanza però è più trattenuta: mentre le proiezioni su tutto il Paese danno la coalizione di Salvini e Berlusconi davanti al M5S, nell'Isola i Cinquestelle sembrano in vantaggio.
CIFRE In assenza di proiezioni di voto sulla Sardegna, attorno alle due e mezzo della notte il dato più consolidato riguarda il proporzionale del Senato (250 sezioni su 1.838). Il M5S è al 40,94% contro il 30,00 del centrodestra, al cui interno si profila un vantaggio non enorme di Forza Italia (14,05%) sul cartello Lega-Psd'Az (11,54). FdI è al 4,20. Il Pd (16,42%) è il secondo partito, ma considerato lo scarso apporto delle altre liste della coalizione il centrosinistra al Senato si ferma al 18,76.
Piuttosto staccate le altre liste: il Progetto Autodeterminatzione risulta al 3,17%, Liberi e uguali al 2,98, gli altri ancora più indietro. Ma soprattutto sulle forze minori il resto dello scrutinio potrebbe regalare variazioni percentuali notevoli.
ELETTI Sulla base di questi dati, dei cinque seggi assegnati nel collegio unico proporzionale del Senato due andrebbero al M5S e due al centrodestra. Uno solo spetterebbe al centrosinistra.
Per il M5S andrebbero a Palazzo Madama l'avvocato sassarese Ettore Licheri ed Elvira Lucia Evangelista . La coalizione di centrodestra dovrebbe invece dividere i suoi seggi tra Forza Italia, e il cartello Lega-Psd'Az: questo confermerebbe al Senato l'ex sindaco di Cagliari Emilio Floris , e riporterebbe in Parlamento il Psd'Az attraverso il segretario dei Quattro Mori Christian Solinas , capolista nel collegio unico senatoriale. Solinas era candidato anche in Lombardia: ma la regola per cui il seggio (in caso di elezione plurima) scatta là dove si registra la percentuale più bassa, lascia credere che il leader sardista entrerà al Senato proprio in rappresentanza dell'Isola.
Per il centrosinistra, se sarà confermato il seggio unico, ovviamente sarà premiato il Pd, e in particolare il suo capolista (nonché segretario regionale) Giuseppe Luigi Cucca . In questo caso resterebbe fuori Caterina Pes, deputata uscente che al momento delle candidature era stata “delocalizzata” verso la Camera alta.
I COLLEGI Molto più indietro lo scrutinio dei collegi uninominali, che comunque al Senato vedono ovunque in testa il M5S davanti al centrodestra: nel Nord Maria Vittoria Bogo su Antonio Moro (piuttosto staccato Gianfranco Ganau del Pd), nel Centro Sardegna Emiliano Fenu su Lorenzo Palermo (terzo l'uscente Ignazio Angioni, Pd) e nel Sud Gianni Marilotti su Maria Chiara Basciu (terzo ancora il Pd con Daniela Porru).
Candidati M5S davanti anche nei collegi della Camera, ma con alcuni seggi più incerti: in particolare in Gallura ( Giuseppe Fasolino del centrodestra contende l'elezione a Nardo Marino ) e a Cagliari (con Ugo Cappellacci contro il pentastellato Andrea Mura ).
AFFLUENZA In Sardegna il calo dei votanti è più marcato del resto d'Italia, ma non è il crollo temuto (considerato il giorno di votazioni in meno rispetto al 2013). Quando mancavano i dati di un solo Comune su 377, ossia Quartucciu, l'affluenza era al 65,28 per cento, rispetto al 68,52 di cinque anni fa.
Abbastanza equilibrata la distribuzione tra i diversi territori. Alla Camera fa segnare la migliore partecipazione al voto, col 66,88 per cento, la Città metropolitana di Cagliari. Segue la Provincia del Sud Sardegna col 65,26, davanti a Sassari (64,70), Oristano (64,45) e Nuoro (64,14).
Giuseppe Meloni