Il vicepresidente Uefa, Uva: Europei 2028 nel nuovo Sant'Elia
Sarà lo stadio del mare Regione e Comune: noi col Cagliari
L o stadio del Cagliari ora va solo scelto. E comunque sarà la casa del mare. Avrà una capienza di 24 mila spettatori, ampliabili a 30 mila in base alle esigenze. Una di queste, futuribile, sono gli Europei del 2028, per cui Cagliari potrebbe essere scelta tra le città ospitanti, come ha prospettato Michele Uva, vicepresidente dell'Uefa e direttore generale della Figc.
IL PARTERRE Le tre proposte progettuali del nuovo Sant'Elia sono state presentate ieri al Lazzaretto di Cagliari. E il parterre delle autorità, non solo politiche, è stato degno del grande evento. Uva dà subito un numero: «Su 194 stadi costruiti in Europa di recente, solo quattro sono italiani, il 2 per cento. L'obiettivo è l'Europeo del 2028 e, quando ci sarà da scegliere gli stadi, Cagliari deve esserci». Accanto a lui, il presidente rossoblù Tommaso Giulini, visibilmente emozionato. Del resto, la solennità del momento è tangibile. Tra gli spettatori interessati anche le istituzioni locali, a cominciare dal Comune, rappresentato dal sindaco Massimo Zedda e dagli assessori all'Urbanistica Francesca Ghirra, allo Sport Yuri Marcialis, alla Cultura Paolo Frau e al Turismo Marzia Cilloccu. Quindi la Regione, col vicepresidente Raffaele Paci e gli assessori al Turismo Barbara Argiolas, allo Sport Giuseppe Dessena e ai Trasporti Carlo Careddu. Ci sono - tra gli altri - il direttore del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese, la rettrice Maria Del Zompo e diversi esponenti del mondo dello Sport. Si riconoscono poi il presidente del Coni regionale Gianfranco Fara, e quello della Figc sarda Gianni Cadoni. Nelle prime file anche il direttore generale de L'Unione Sarda Lia Serreli.
L'INCONTRO La sala piena ben prima della presentazione delle tre proposte è la conferma dell'interesse per l'evento. Giulini ha introdotto i lavori, rimarcando l'importanza dell'intervento. E le sue parole sono state riprese dal sindaco di Cagliari. «Lo stadio è l'elemento di riferimento di chi porta i colori del Cagliari e di Cagliari», ha detto Zedda. È il simbolo di una comunità, non risponde solo all'aspetto riguardante il gioco». Il primo cittadino disegna attorno allo stadio una «città innovativa», che colleghi, «anche attraverso le vie d'acqua», il quartiere di Sant'Elia al mare, al porto e all'aeroporto. E che attragga investimenti. Al riguardo, Zedda formula un auspicio: «Il nuovo Sant'Elia, che completerà il percorso del parco degli anelli, su cui il Comune ha investito 15 milioni, oltre alle risorse impegnate sul risanamento del rione, deve essere occasione di lavoro per i giovani».
LA REGIONE Quindi ha parlato Paci, per ricordare che «la Regione si è impegnata a mettere a disposizione un finanziamento a condizioni agevolate, attraverso la Sfirs con i fondi Jessica , che sarà attivato nel caso in cui sarà il Cagliari ad aggiudicarsi l'affidamento dell'incarico per la costruzione del nuovo stadio». Anche perché, come ha aggiunto l'assessora al Turismo Barbara Argiolas, «l'impianto rappresenta un'occasione in termini di crescita non indifferente». Concetto condiviso - a margine della kermesse, poco prima degli applausi di chiusura - da Giuseppe Cuccurese, dg del Banco di Sardegna: «È un'operazione che dovrebbe mettere in circolo delle positività per l'economia. Lo stadio potrebbe diventare davvero una delle nuove finestre con cui la Sardegna si presenta al mondo in modo moderno e innovativo».