Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Comune si multa da solo

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2018

LA BEFFA. Controlli dell'Arpas previsti dal contratto. Il sindaco: «Ci voleva tolleranza»

 

 

La musica del concerto di Capodanno e la sanzione dei vigili

 

 

«Ci siamo auto multati».
Gioca con le parole, il sindaco Massimo Zedda, per non nascondere la delusione cocente e un bel po' di rabbia per quel verbale da 1.032 euro appioppato dalla Polizia municipale all'impresario Robi Massa, promoter della Sem Organizzazione, la società che si era aggiudicata l'appalto e poi ha gestito, la notte di Capodanno, il concerto in piazza Yenne di Malika Ayane. Dietro il palco, la sera del 31, hanno fatto capolino i tecnici dell'Arpas con i loro strumenti acchiapparumore , registrando qualche decibel di troppo dalle 22 del 31 dicembre all'1,40 del primo gennaio.
IL BLITZ Irruzione improvvisa dei tecnici dell'Arpas? Blitz dell'Agenzia per l'ambiente contro il Comune, vero promotore del concerto? Macché. Spiega il direttore generale, Alessandro Sanna: «Non è stato fatto nulla in più di quanto non fosse inserito nel dispositivo di autorizzazione in deroga del Comune». Che tradotto vuol dire: concessione di decibel un po' più alta proprio perché era la sera di Capodanno, ma anche indicazione alla Polizia municipale e all'Arpas di vigilare sul rispetto delle regole. Quelle regole sarebbero state tenute d'occhio eccome dall'Arpas, senza alcuno strappo ma con una severità probabilmente non accolta favorevolmente per la notte di fine anno, quando i decibel, inevitabilmente, voce di Malika Ayana e chitarre a parte, volavano gioiosi.
LA NOTIZIA La notizia della multa Zedda l'ha appresa ieri mattina dal giornale. E non è stata una bella notizia. «Tutto ciò è paradossale. È il Comune a organizzare il Capodanno ed è il Comune, attraverso la Polizia municipale, ad automultarsi. È vero che nell'ordinanza sindacale c'è la richiesta alla Municipale e all'Arpas di eseguire i controlli, ma forse più tolleranza...». Insomma, un autogol. Non voluto. Spiega Massimo Zedda: «Proprio per evitare un impatto eccessivo in una sola parte della città, appunto piazza Yenne e dintorni, abbiamo utilizzato la formula delle iniziative diffuse. Dirò di più: l'appuntamento di piazzetta Savoia l'abbiamo spostato in piazza San Giacomo. Ripeto, era però Capodanno». Come dire, un giorno di festa, non una sera come tante.
LA DIFESA «Mi spiace davvero per gli organizzatori, sono persone serie, professionisti. Non credo che quello di Malika Ayane sia stato un concerto con un impatto eccessivo. Non possiamo certo andare contro gli ispettori dell'Arpas, ma forse quella sera, proprio perché la sera di fine anno, un minimo di tolleranza non avrebbe stonato. Mi spaventa di più una città priva di iniziative, non vorrei che si tornasse al passato». La prossima volta, se mai ci sarà, la grande cantante (si chiami o no Malika) dovrà abbassare la voce. Oppure, per salutare il 2019, il Comune sarà costretto a organizzare iniziative più soft. Per evitare che il promoter (che sia Robi Massa o un altro) finisca beffato per qualche decibel di troppo.
Andrea Piras