Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Villa Devoto, l'autogoverno secondo Lussu

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2018

Una sala intitolata al Cavaliere dei Rossomori alla presenza del nipote

 

La memoria di Emilio Lussu deve servire a «riaffermare la dignità dei piccoli paesi come Armungia». Un appello che Tommaso Lussu, nipote del Cavaliere dei Rossomori, lancia a pochi minuti dalla conclusione della cerimonia in cui, alla presenza del presidente Mattarella, è stata dedicata la sala Giunta di Villa Devoto, al politico isolano. Tommaso nato a Roma, è ritornato con la compagna Barbara e la figlioletta, Eva, ad Armungia, nella casa di Emilio Lussu, dove lavorano per rendere attuale la figura del nonno. Durante la cerimonia, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, nel ricordare la figura di Lussu, ha sottolineato l'importanza di «ritornare al suo pensiero per dare un nuovo vigore all'Autonomia».
LA CERIMONIA La macchina presidenziale è arrivata a Villa Devoto poco dopo le 12. A fare gli onori di casa con il Capo dello Stato è stato il presidente Pigliaru affiancato dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Alla cerimonia hanno preso parte tutti gli assessori, la sindaca di Armungia, Donatella Dessì e l'assessore alla Cultura, Antonio Quartu. Una cerimonia a porte chiuse durata poco più di mezz'ora prima che Mattarella risalisse sull'auto e lasciasse la sede istituzionale della Regione.
LE ORIGINI Rientrare ad Armungia per Tommaso Lussu ha un significato preciso, così come lo ha avuto la cerimonia di ieri a Villa Devoto: «L'iniziativa istituzionale fa piacere, ma la nostra presenza vuole significare l'affermazione per la pari dignità dei piccoli paesi». Tommaso, insieme alla compagna, fa parte dell'associazione culturale Casa Lussu, che si occupa prevalentemente di attività nell'ambito della tessitura a mano, tintura naturale dei filati e design tessile. Dell'incontro con Mattarella, Lussu racconta un aneddoto relativo alla figlioletta: «Ha trattato il presidente come un nonno e lui come una nipotina». C'è poco spazio per le emozioni, ma sicuramente quello di ieri a Villa Devoto è stato un «riconoscimento importante».
UN RIFERIMENTO Pigliaru tesse le lodi di Emilio Lussu, «uomo di pensiero e azione che vedeva lontanissimo». Durante la cerimonia il governatore ha letto alcune frasi scritte dal Cavaliere dei Rossomori: «Nei suoi scritti ci sono i problemi che oggi stiamo affrontando. In lui c'è una evidente e chiara avversione al centralismo, accompagnata dalla consapevolezza della necessità di un reale decentramento delle funzioni e delle competenze». Per il capo della Giunta «uno Stato che vuole restare unito deve decentrare e dare responsabilità ai territori che conoscono i problemi e le soluzioni per affrontarli e risolverli». Pigliaru ha scoperto la targa che intitola la sala Giunta a Emilio Lussu e lo ha fatto ricordando un'altra massima del politico sardo: «Lo Stato non deve dominare ma governare e coordinare. Si tratta di una lezione di grande modernità». (m. s.)