Teatro Lirico. Il consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio (37 milioni)
La prossima stagione del Teatro Lirico verrà aperta dalla Nona di Beethoven e vedrà tornare a Cagliari dopo anni Claudio Abbado. Non è ancora stato scelto il titolo dell'opera che verrà diretta dal maestro milanese, anche se è quasi certo che arriverà in città con l'orchestra Mozart, una delle sue ultime creature.
IL BILANCIO Sono le prime novità che filtrano dalla riunione del consiglio d'amministrazione della Fondazione del Teatro Lirico, che nella seduta di ieri ha approvato, oltre a una bozza della nuova stagione concertistica, anche il bilancio del 2008, chiuso per il quinto anno consecutivo in pareggio. Mosca bianca in mezzo agli altri palcoscenici d'Italia: «È senza dubbio un risultato gestionale importante, in netta controtendenza con l'attuale panorama generale dei teatri italiani», sottolinea il sovrintendente Maurizio Pietrantonio.
«È un bilancio soddisfacente soprattutto se si considera che il Lirico di Cagliari ha ottenuto questo risultato senza andare a toccare né la produzione né i livelli di occupazione, due tematiche che restano tra le priorità. E nonostante i tagli: per il 2009 abbiamo ricevuto 2 milioni di euro in meno dallo Stato. Abbiamo dimostrato che non tutti i teatri sono uguali e che la gestione può far molto». Il fondo unico per lo spettacolo (Fus) nel 2009 è stato sforbiciato del 30 per cento: una manovra che si è tradotta ovviamente in meno risorse per i teatri.
L'APPELLO Il bilancio 2008 del Lirico sfiora i 37 milioni di euro. La spesa più importante è ovviamente quella per la produzione: ogni opera lirica è costata in media alla Fondazione quasi un milione di euro. Cifre importanti che però non hanno impedito di chiudere con un piccolo attivo: 2.381 euro. «Mi auguro che il ministero della Cultura abbia un occhio di riguardo per il Lirico», dice Maurizio Porcelli, consigliere comunale e membro del consiglio d'amministrazione della Fondazione. «Cagliari rappresenta un'eccezione: solo la Scala di Milano e l'Opera di Roma hanno raggiunto il nostro risultato. Gli altri teatri sono stati commissariati, noi no».
IL PROGRAMMA Il cartellone della prossima stagione, oltre allo storico ritorno di Abbado, prevede altri nomi di richiamo: tra le novità potrebbe esserci anche il regista Giancarlo Del Monaco, figlio di Mario, uno dei più grandi tenori italiani. E probabilmente nell'elenco delle opere verranno inserite la Tosca di Giacomo Puccini e La vedova allegra di Franz Lehar.
MICHELE RUFFI
30/06/2009