Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Spettacolo teatrale Manifesti vietati vicino a chiese ed Elementari

Fonte: L'Unione Sarda
21 febbraio 2018

Spettacolo teatrale Manifesti vietati
vicino a chiese
ed Elementari

«Ho pagato in anticipo 260 euro, il costo dell'affissione e l'extra per poter scegliere i punti in cui sistemare i cartelloni». Ma lunedì, il giorno in cui sarebbero dovuti comparire i manifesti dello spettacolo teatrale Io sono bestemmia in via Curie, in via Cadello e in via Bacaredda, Andrea Ibba Monni di Ferai Teatro non ha trovato niente. «Sono tornato negli uffici», racconta l'artista, «per capire l'accaduto. Mi hanno spiegato che quei manifesti non potevano essere affissi nei pressi di scuole elementari e di chiese». No, dunque, ai manifesti in via Bacaredda e in via Curie. «Mi hanno proposto di sistemarli in altri punti. Ma per noi gli spazi prenotati erano importanti». Nessuna spiegazione. «Ci è stato solo detto che la decisione era stata presa insieme all'ufficio Tributi». Nel pomeriggio un parziale dietrofront: arriva l'ok per via Curie ma via Bacaredda resta vietata per la presenza del Conservatorio». Ma, a quel punto, Ibba Monni sceglie di rinunciare definitivamente alle affissioni. «Non c'è cosa peggiore della censura non dichiarata», conclude amaramente.
Ed è proprio sul termine censura che interviene il Comune. «Non c'è nessuna censura», scrive l'ufficio stampa, «perché la legge e i codici vietano la censura ma le stesse leggi e gli stessi codici vietano di offendere le convinzioni morali, civili e religiose. È stato semplicemente chiesto di posizionare uno dei tre manifesti in uno spazio diverso e non davanti a scuole e chiese. Lo spazio indicato come alternativa, tra l'altro, garantisce lo stesso impatto pubblicitario e gli stessi parametri di visibilità». ( mar. co. )