Rassegna Stampa

Il Sardegna

Rifiuti, appalto ad alta tensione consiglieri pronti al dietrofront

Fonte: Il Sardegna
29 giugno 2009

Comune. Mercoledì arriva in aula il nuovo piano per la spazzatura. Intesa ancora lontana in maggioranza

Ancora incertezza sul voto in commissione. Tocco: «Costi elevati e durata eccessiva».

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Non solo il porta a porta. a due giorni dall'appuntamento con il consiglio comunale, sul maxi appalto (35 milioni l'anno per 9 anni) per l'igiene del suolo e la gestione dei rifiuti i dubbi si moltiplicano e sale la tensione. «Non ci fidiamo nè dei costi, nè della durata», ammette brusco Edoardo Tocco, Fi, presidente della commissione Pianificazione, domani alla riunione decisiva. E alla vigilia dell'importante appuntamento il nervosismo è già alle stelle. Corre anche voce che alcuni commissari potrebbero perfino scegliere di disertare la seduta e rinviare tutto alla decisione dell'aula. Del resto i nodi essenziali sono tutti irrisolti. Da una parte c'è l'assessore alla Pianificazione Gianni Giagoni e i dirigenti, favorevoli al progetto definito da società trevigiana Azura (a 35 milioni 144 mila e 904 euro per una durata di 9 anni e sistema di “porta a porta spinto” in tutta la città) e dall'altra i consiglieri comunali, orientati invece verso una riduzione del servizio (6 o al massimo 7 anni e porta a porta solo in alcune zone).
«CI SONO ancora troppe cose che non danno fiducia», attacca Edoardo Tocco, «nè a me, nè alla maggioranza. In primis la durata: è eccessiva. L'impresa vincitrice potrebbe imporre facilmente la propria volontà e nell'arco dei nove anni potrebbe tranquillamente cambiare i dirigenti o gli assetti di proprietà. Inoltre», prosegue, «c'è la questione contabile. Il prezzo definito dalla Azura mi sembra francamente elevato, ma meglio puntare sulla gara ribasso minimo».
LA DECISIONE sull'appalto ghiottissimo da oltre 300 milioni di euro sulla gestione integrata dei rifiuti e dell'igiene del suolo arriva dopo una lunghissima stagione di veleni, ricorsi e proroghe. Fallita l'esperienza della Sam (l'azienda pubblico privata creata dal Comune per svolgere il ritiro dei rifiuti) dopo una gara frenata da una lunga e complicata sequenza di ricorsi, il “servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani” viene assegnato il 10 luglio 2005, con determinazione del dirigente del servizio Appalti, all’Ati De Vizia Transfer, Aspica e Cns, per il periodo di un anno, dall'1 ottobre 2005 al 30 settembre 2006. Una serie di determinazioni del dirigente del servizio Igiene del Suolo ha prorogato l'affidamento fino 30 settembre 2007. Da allora si andati avanti in regime di proroghe su ordinanze del sindaco e nel frattempo la raccolta è stata implementata per la differenziata a suon di aumenti Tarsu. Ma il 31 dicembre 2009 è il termine ultimo per le proroghe. Se il Comune non dovesse aver bandito la gara entro la fine del 2009, sarebbe altissimo il rischio di commissariamento del servizio. C'è fretta. E si sa. A volte la fretta è cattiva consigliera.


La chiave
Progetto all'esame della commissione ¦
¦ Domani l'appalto sarà discusso in commissione Pianificazione. Mercoledì il voto decisivo in consiglio comunale. Si cerca ancora il compromesso tra Giagoni e consiglieri. Si va verso la riduzione del servizio. No ai 9 anni, sì al sistema del 5 più 2 rinnovabili o al 3 + 3.

Addio ai cassonetti ecco tre discariche ¦
¦ Il nuovo servizio prevede il sistema di raccolta “porta a porta spinto” in tutta la città e la scomparsa dei cassonetti dalle strade. Possibile il ricorso ai cassonetti interrati o agli ecocentri: le tre discariche attrezzate cittadine (da realizzare dietro il cimitero di San Michele, in via Cadello e alla stazione di travaso a San Lorenzo)

Gli ambientalisti: sì al porta a porta ¦
¦ Anche gli ambientalisti dicono al porta a porta. «Ci sembra l'unico sistema», spiega Antonello Gregorini, referente della qualità urbana per i Verdi in città e responsabile dell'Urban center, «in grado di far crescere la quota della raccolta differenziata fino al 60%».