Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La galleria dimenticata

Fonte: L'Unione Sarda
15 febbraio 2018

VIA DANTE. Tra serrande abbassate e scale distrutte le Ormus sono il regno degli skaters

 

L'accusa: «Terra di nessuno». Il Comune: «Interverremo» 

 

Palestra di allenamento per i “b-boys” (i ballerini di break dance) della “Ormus Force”, pista per gli skaters (indicata anche dalle guide specializzate) e, talvolta, anche rifugio di sbandati. Uno strano destino quello della “Galleria Ormus”: nati nel 1964, in pieno boom del quartiere di San Benedetto, quei corridoi avrebbero dovuto ospitare negozi e attività commerciali. Certo, i locali sono quasi tutti occupati ma tante serrande restano abbassate perché chi ha un ingresso anche in via Dante, in via Salaris e in via Sant'Alenixedda preferisce usare questo.


IL DEGRADO La ragione? Basta entrare da via Salaris: il primo di nove scalini è distrutto, quasi certamente a causa del passaggio di qualche skater troppo irruento, la rampa è chiusa da una transenna. Solo il biglietto da visita. Mattonelle rotte, rifiuti abbandonati dai maleducati e accumulati dal vento in diversi punti, serrande abbassate, muri imbrattati. «Siamo totalmente abbandonati, questa è diventata terra di nessuno», sospira Sandro Costa del negozio di antiquariato. Eppure quella “terra” dovrebbe essere di qualcuno: nella convenzione stipulata nel 1964 tra l'impresa costruttrice, la Ormus, e il Comune, si era stabilito che la manutenzione e l'illuminazione fossero a carico dell'ente pubblico. «Invece, l'intervento consiste nella pulizia ogni quindici giorni».


I FREQUENTATORI Per il resto, la galleria è abbandonata a se stessa. Di giorno, offre riparo a qualche disperato. «Mi dai qualcosa da mangiare?», chiede una donna a Luisa Dessì che gestisce il ristorante “Il Dante”. La poveretta, ricevuto il cibo, si siede per terra insieme a un amico. Dessì, invece, continua a parlare della galleria. «Spesso siamo costretti a mandare via i ragazzini che bivaccano o vanno sugli skate. Niente contro di loro, sia chiaro. “Se Zedda non ci dà una pista”, mi dicono, “questo è l'unico posto dove andare”. Li capisco, anche noi siamo stati giovanissimi. Ma i clienti chiedono giustamente un po' di tranquillità».


LE PULIZIE A pochi passi dal ristorante c'è una parafarmacia che è anche un ingrosso di prodotti veterinari. «Questa», chiarisce il proprietario Sandro Balliccu, «è la parte più pulita ma solo perché siamo noi a preoccuparci di pulire, di mettere un po' d'ordine. Comune e condominio, invece, sono completamente assenti». Ma le responsabilità sono anche dei singoli. «Se chi ha negozi usa gli ingressi dalla strada e tiene abbassate le serrande sulla galleria, questo, ovviamente, non invoglia a venire qui. In altre città italiane, posti come questo vengono usati per sfilate di moda, presentazione di auto. Qui non accade niente»

LA PROTESTA

La situazione delle Ormus è arrivata, grazie a una serie di interrogazioni, anche in Consiglio comunale. E ora, sulla scrivania dell'assessora competente, Luisa Anna Marras, c'è una lettera inviata dall'avvocato di “Studio 3”, il team che amministra il condominio. «Abbiamo rilevato», spiega Simone Cabboi di “Studio 3”, «la presenza da almeno un anno e mezzo della transenna davanti alla scalinata nella parte che dà su via Salaris. E abbiamo chiesto al Comune di intervenire». Non l'unico problema. «I condomini si lamentano per la scarsa pulizia della galleria e per la presenza dei ragazzi che, spesso sino a tarda notte, tengono la musica a volumi troppo alti».


IL COMUNE Problemi, fanno sapere dagli uffici di via Sonnino, che stanno per finire. «In passato», annuncia l'assessora Marras, «rispondendo alle interrogazioni, avevo spiegato che, non essendoci le risorse, non potevamo intervenire. Si tratta di lavori che comportano un certo impegno finanziario. Ma, finalmente, abbiamo trovato le risorse». Naturalmente, con le lungaggini della burocrazia, è impossibile fare promesse. «Ma non ci sarà da attendere troppo: i tecnici dei nostri uffici hanno già effettuato un sopralluogo e ora stanno lavorando per realizzare il progetto. Quando sarà pronto, si potrà finalmente intervenire sulla galleria».
Marcello Cocco