SABATO, 27 GIUGNO 2009
Pagina 2 - Cagliari
Federconsumatori denuncia l’assenza in molti quartieri degli spazi di sosta alternativi previsti dal codice della strada
In via Ospedale e all’aeroporto di Elmas si parcheggia soltanto a pagamento
L’organizzazione invita i cittadini a segnalare i molti casi di abuso
CAGLIARI. Federconsumatori dichiara guerra alle strisce blu, i parcheggi a pagamento disseminati in tutta la città e nel suo hinterland: «Sono troppe - è l’accusa rivolta dall’organizzazione al Comune - e mancano nelle vicinanze le aree di posteggio gratuito».
E’ considerata equivoca, in particolare, la norma del codice della strada che disciplina i posteggi a pagamento. L’articolo 8 stabilisce infatti al comma 7 che è obbligatorio «riservare un’adeguata area nelle immediate vicinanze» ai parcheggi gratuiti, ma non chiarisce cosa intenda con le espressioni «immediate vicinanze» e «adeguata area». «Così accade - denuncia Federconsumatori - che la libera interpretazione della norma penalizzi sempre il consumatore, che in questo modo si vede costretto a sborsare al Comune e alle quattro società che hanno il servizio in gestione (Ctm, Apcoa, Metropark e Ecoteam) quella che di fatto rappresenta una tassa ulteriore rispetto alle imposte ordinarie».
Secondo il patronato ci sono in particolare due aree con strisce blu in eccesso. Una è la zona di via Ospedale, dove a dover pagare i salatissimi gratta e sosta sono soprattutto gli studenti universitari delle facoltà di Lingue e letterature, che trascorrono gran parte della loro giornata nei locali dell’ex clinica Aresu: «Mancano del tutto i parcheggi gratuiti e abbondano le zone a traffico limitato» denuncia Federconsumatori. L’altra è l’aeroporto di Elmas, dove esistono solo parcheggi a pagamento e mancano del tutto le strisce bianche.
Il sindacato invita i cittadini a recarsi presso i suoi sportelli per segnalare ogni abuso. Alla denuncia di Federconsumatori fanno eco i dati resi noti di recente dal ministero dello Sviluppo economico e dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, che descrivono Cagliari come la città con i servizi pubblici più costosi d’Italia. Un record davvero poco invidiabile. (p.c.)