Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il cagliaritano oltre metà percorso nella Arctic Ultra tra le nevi del Canada Zanda : qui ogni giorn

Fonte: L'Unione Sarda
7 febbraio 2018

SPORT ESTREMI.

Il cagliaritano oltre metà percorso nella Arctic Ultra tra le nevi del Canada Zanda : qui ogni giorno è una battaglia

«Ogni giorno è una battaglia, ma io tengo duro. Continuate a sostenermi». Roberto Zanda ha il tempo per affidare ai tre operatori tv che lo accompagnano durante la Yukon Arctic Ultra poche parole durante le soste ai check point, unici rifugi lungo i 480 chilometri nella neve del Canada. «La giacca è diventata un blocco di ghiaccio», racconta, «e non ho il tempo di farla asciugare, passo la notte dentro il sacco a pelo senza dormire per massaggiare i piedi e far circolare il sangue: è un lavoro anche mentale», racconta, senza dimenticare un messaggio di stampo agonistico: «Mancano ancora centinaia di chilometri e può accadere ancora qualunque cosa».
IL PERCORSO In realtà ieri Zanda ha doppiato l'ideale boa di metà percorso. Ha già alle spalle circa 170 delle 300 miglia da affrontare in questa edizione che passerà alla storia per la rigidità della condizioni meteo: «La temperatura è sempre attorno ai -40°», ha scritto l'organizzazione, «una cosa mai capitata nelle precedenti 14 edizioni».
L'UOMO DEL CALDO Ecco perché è ancora più incredibile ciò che sta compiendo “Massiccione”, l'uomo venuto dal caldo per sfidare l'ignoto (cioè il freddo), che si è allenato a trascinare la slitta con un copertone da 18 chili, che ha cercato l'altura sulla... Sella del Diavolo, che a 60 anni suonati non ha paura di sfidare concorrenti di ogni nazione, tutti molto più giovani di lui.
IN CLIMA GARA Mentre l'attenzione era tutta puntata sulle terribili condizioni climatiche, sui rischi che un atleta esperto ma non abituato al gelo poteva correre, Zanda continuava a restare concentrato sulla sua missione. Che non più è soltanto raggiungere il traguardo, smentendo la logica del pronostico, ma anche vincere. Al momento è secondo dietro il sudafricano Jethro De Decker, ma presto, assieme alla canadese Ilona Gyapay, che viaggia con gli sci ai piedi, potrebbero rimanere gli unici in gara, sui 20 al via. Per il cagliaritano, un'impresa da brividi. In tutti i sensi.
Carlo Alberto Melis