DOMENICA, 28 GIUGNO 2009
Pagina 1 - Cagliari
I revisori dei conti: occorrono 35 milioni
CAGLIARI. Il colleglio dei revisori dei conti ha proposto al Comune di vincolare gran parte dell’avanzo di bilancio (trentacinque milioni) per arginare «la situazione debitoria potenziale». E la difficile riscossione di voci di entrata (residui attivi), anche «in rapporto al minore gettito Ici».
Sull’argomento interviene il Partito democratico con un comunicato stampa in cui si sottolinea «quanto fossero giustificate le preoccupazioni e le denunce più volte avanzate dal Partito democratico e dall’opposizione sui rischi legati al costante emergere di debiti fuori bilancio, causati da errate procedure amministrative».
Per fare fronte a questi rischi il Pd ha predispoosto un emendamento al rendiconto 2008 per portare da 30 (la proposta della Giunta) a 35 milioni l’importo da vincolare, come richiesto dai revisori dei conti. Inoltre, afferma, «se si pensa che nel bilancio 2007 furono vincolati solo 15 milioni, è evidente quanto scarsa fosse la consapevolezza della Giunta sui rischi finanziari che corre il Comune».
Da mesi, ormai, il Pd chiede di continuo, quasi come un disco rotto, che venga effettuata «una rigorosa politica di controllo delle spese e della gestione amministrativa per evitare che errate procedure si trasformino in contenziosi e in possibili debiti fuori bilancio». Infatti solo «corrette procedure amministrative e veri bandi di gara rappresentano oltre che elementi di trasparenza e di pubblica moralità anche fattori economici in grado di abbattere in modo significativo le spese evitando nuove vertenze, l’insorgere di debiti fuori bilancio e di contenziosi multimilionari (vedi Isgas etc.)».
Inoltre negli anni passati sequestri irregolari hanno causato forti perdite al Comune. E così è capitato per un immobile espropriato per la realizzazione della tangenziale. Alla fine il conto, stabilito dal giudice, è stato di circa un milione e seicentomila euro. Sempre quest’anno c’è stato un altro debito fuori bilancio, intorno ai 312mila euro, per una ennesima causa persa.
Complessivamente la somma che il Municipio rischia di pagare è di oltre sedici milioni per le varie vertenze tuttora aperte. Questa la cifra riferita dagli uffici durante una riunione della commissione consiliare alle Finanze. A questa situazione va poi aggiunto il contenzioso con l’IsGas, di trentasette milioni (firmati dal Comune a seguito di una transazione), anche se il Municipio ha poi fatto un contro ricorso. Da qui la richiesta da parte del Pd di un monitoraggio di tutte le cause sospese.
R.P.