Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Opposizione all’attacco: tra condanne e dissidi la giunta è al capolinea

Fonte: La Nuova Sardegna
29 giugno 2009

DOMENICA, 28 GIUGNO 2009

Pagina 1 - Cagliari





«Il sindaco Floris non prende decisioni e ora ci sono le faide»


di Roberto Paracchini
CAGLIARI. Spine continue: condanne di assessori, dissensi interni e presentazione di atti in procura, assessori in bilico, altri non sostituiti. «Insomma questa amministrazione cade in pezzi», denuncia Ninni Depau, capo gruppo del Pd.
«Io non entro nel merito, ma registro il fatto che l’assessore Luciano Collu è stato condannato per atti che rimandano a irregolarità di gestione», continua Depau: «Poi c’è la vicenda dell’Ask, l’Agenzia per lo sviluppo: il segretario generale contesta alcune irregolarità e porta un dossier alla Procura e alla Corte dei conti, che mette in croce il presidente della società Angelo Vargiu (ex assessore)». Non solo: «Vi sono forti tensioni anche all’interno del settore legale del Municipio con ripetuti ricorsi». Inoltre vi sono assessori come Daniela Noli, «che pure lavora bene e si rapporta anche agli altri senza muoversi isolatamente», afferma Radhouan Ben Anmara (Comunisti italiani), che vengono «sfiduciati» dai politici di riferimento (Carlo Sanjust, consigliere regionale di Forza Italia). Per poi arrivare, sottolinea Marisa Depau (Ds) «a ruoli importanti ma vacanti, come l’assessorato alla Programmazione», che il sindaco Emilio Floris ha avocato a se dai primi di gennaio. Secondo Claudia Zuncheddu (Rosso Mori) «la Giunta manifesta una fortissima debolezza e questo preoccupa anche noi dell’opposizione. Temiamo che le condizioni della città vadano incontro a un ulteriore degrado. Poi c’è il discorso del decadimento morale della politica: storie che coinvolgono anche assessori ed ex assessori. Mi auguro che sia l’inzio di un processo di moralizzazione generale». Tutto questo, «è anche una testimonianzo del fatto che questa Giunta trascura i probemi sociali della città - afferma Ben Amara - è una Giunta fratturta e frammentata che non riesce a ricomporsi e questo ha pesanti ripercussioni sul modo di amministrare. E vosì vediamo che ogni assessore fa le cose in solitudine. Non c’è coordinamento: c’è una malattia del potere che nessuno riesce a decifrare adeguatamente». In queso momento «siamo tutti in una brutta situazione - riprende Marisa Depau - perchè il sindaco non decide, mentre dovrebbe fare delle scelte. E così tutto, alla fine, si riduce a una lotta di potere e i probemi veri della città non si affrontano. Troppe irregolarità: bisogna rimettere tutto in linea. Altrimenti è solo faida». Per la Depau, però, «anche noi dell’opposizione siamo slegati. E questa critica la rivolgo anche a me».