Di Redazione Cagliari Online 31 gennaio 2018
CTM lancia una nuova campagna di comunicazione che affronta con toni ironici il tema scottante dell’evasione del titolo di viaggio. Sono stati i passeggeri stessi, in più occasioni, a esprimere la necessità che tutti, senza esclusioni, vengano richiamati a tenere comportamenti virtuosi. L’azienda ha quindi deciso di puntare sulla carta del sorriso utilizzando un linguaggio familiare e non serioso, caratterizzato dal colore dello slang cagliaritano.
“A Marolla”, espressione in sardo campidanese che significa “per forza” è uno degli slogan che andranno a caratterizzare la campagna.
Già nel 2017 CTM aveva proposto il concorso “CTM TI PREMIA” che valorizzava gli atteggiamenti positivi legati all’acquisto dei titoli di viaggio e premiava, sia tramite instant win che un sorteggio finale, i passeggeri che avevano totalizzato il maggior numero di validazioni. A completamento di quell’azione di sensibilizzazione giunge questa nuova campagna che verrà lanciata nei prossimi giorni attraverso i social network. I volti dei protagonisti della campagna sono stati selezionati tra le moltissime candidature pervenute a CTM, che ha promosso il casting direttamente dai social network: la risposta entusiasta racconta della grande voglia di partecipazione e dei sentimenti positivi nutriti dalla clientela nei confronti dell’azienda.
Il Presidente di CTM, Roberto Murru, dichiara: “Recentemente abbiamo raddoppiato il numero di verificatori in servizio, passando da 25 a 50, e puntiamo soprattutto sulla prevenzione piuttosto che sulla sanzione dell’evasione. Per questo vogliamo sostenere il pagamento del biglietto: non solo perché evita una multa, ma perché è l’atteggiamento corretto nei confronti di chi lavora e realizza un servizio erogato nel migliore dei modi e a beneficio di tutti. Abbiamo scelto la chiave dell’ironia per coinvolgere e convincere chi può cadere nella tentazione di viaggiare senza biglietto. Un servizio complesso come quello offerto da CTM, che utilizza tecnologie e mezzi di ultima generazione, ed è costruito dal lavoro di tante persone, deve essere sostenuto da tutti. Non ci possono dunque essere scuse: ogni passeggero dev’essere in regola con il titolo di viaggio”.