Scuola, allarme dispersione: un terzo dei sardi lascia la scuola prima del diploma
Un terzo degli studenti sardi che si iscrivono alle superiori non arriva al diploma, e la Sardegna è la regione dove si registrano i più alti tassi di dispersione scolastica dai licei agli istituti tecnici e professionali: è l’allarme lanciato da Tuttoscuola.it, portale che si occupa di notizie riguardanti il mondo dell’istruzione italiana. Un triste primato per l’Isola che si traduce con una perdita enorme in competenze e un danno enorme per la società, costretta a fare i conti con un esercito di giovani che si arrendono alla licenza media e troveranno sempre più difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro.
I dati sono stati elaborati a partire dai numeri del Ministero dell’Istruzione sui ragazzi che si sono iscritti alle superiori negli ultimi dieci anni in tutte le regioni italiane. L’unica consolazione è che la dispersione scolastica è in lieve calo, come ha confermato nelle scorse settimane il report preparato dalla Cabina di regia sulla dispersione scolastica e la povertà educativa istituita dalla ministra Valeria Fedeli e guidata da Marco Rossi Doria; non pervenuto, ancora, quello dell’Osservatorio sulla dispersione scolastica istituito dalla Regione Sardegna nel 2016.
Per il resto non c’è molto da stare allegri: dal Nord al Sud dell’Italia il 28,5 % dei ragazzi iscritti alla prima superiore non ha concluso gli studi. Ad arrendersi sono soprattutto i maschi e le persone che provengono da condizioni economiche e sociali difficili. Il portale Tuttoscuola ha calcolato anche i costi di questo dramma: contando che per ogni studente delle scuole secondarie superiori si investono quasi 7mila euro all’anno, l’abbandono scolastico dal 2006 al 2017 è costato più di 27 miliardi di euro allo Stato italiano. Senza contare che i giovani senza istruzione peseranno alle casse in termini di sussidi e welfare, e che la spesa per contenere la microcriminalità e altre forme di devianza che colpiscono chi parte con scarse possibilità di inserimento lavorativo fa lievitare parecchio i costi della dispersione.
Tornando alla Sardegna, se la media nazionale è del 28, 5 % l’Isola arriva al 33,3%: esattamente un terzo dei ragazzi che entrano alle superiori non concluderà il ciclo di studi (qui le tabelle complete). Le regioni più virtuose, invece, sono Umbria, Marche, Friuli Venezia Giulia e Basilicata che si fermano sotto il 17%. Rispetto alle altre regioni italiane, i sardi sono primi per abbandoni nei licei scientifici (26,7%) e negli istituti magistrali (34,4%). Addirittura il 47,1% di chi sceglie una scuola professionale non arriverà al diploma. Non va meglio al classico con il 23% (peggio di noi solo la Liguria con il 24,1%) e negli istituti tecnici (31,7 %, dopo Campania e Molise). L’unica scuola che registra un buon andamento è il liceo artistico: nella classifica siamo all’undicesimo posto, con una percentuale di abbandono del 19,5%.