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Cagliari, l'accordo Lega-Psd'Az non va giù al sindaco Zedda: fuori dalla Giunta il sardista Gianni C

Fonte: web SardegnaOggi.it
24 gennaio 2018

 

Cagliari, l'accordo Lega-Psd'Az non va giù al sindaco Zedda: fuori dalla Giunta il sardista Gianni Chessa
Fuori dall'Esecutivo l'assessore sardista Gianni Chessa. Il sindaco Massimo Zedda non vuole mischiare l'alleanza Psd'Az-Lega ai colori politici della Giunta di centrosinistra che guida la città.


CAGLIARI - Alleanza con la Lega? No grazie. Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha ritirato la delega dei Lavori Pubblici all'assessore sardista Gianni Chessa, estromettendolo di fatto dalla Giunta comunale. All'origine della decisione l'alleanza fatta, in vista delle prossime elezioni politiche, dalla Lega di Matteo Salvini con il Partito Sardo d'Azione, nato il secolo scorso con ben altri principi rispetto a quelli del leader leghista. "Non c'è più il rapporto di fiducia in relazione a fatti politici che stanno interessando la vita politica regionale e nazionale" ha detto Zedda in Consiglio comunale sottolineando un forte imbarazzo per l'accordo. 

Escluso Gianni Chessa, che oltre a lasciare la poltrona di assessore sarà fuori dal Consiglio comunale,  lo stesso non può dirsi di Nando Secchi anch'egli assessore nelle fila del Psd'Az. Il numero uno delle Politiche Sociali per ora rimane al suo posto, sui social difende il segretario cittadino del suo partito e segue una linea attendista.

Intanto il centrodestra attacca. Piergiorgio Massidda, (#Cagliari16) candidato sindaco del centrodestra sconfitto proprio da Zedda alle ultime elezioni comunali, attacca ipotizzando possa trattarsi di una mossa studiata a tavolino:

Rimane da capire ora come si comporteranno i consiglieri sardisti che fanno parte della maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale: Monia Matta, Aurelio Lai, Francesco Stara e Lino Bistrussu. Va detto che nei mesi scorsi il Partito Sardo d'Azione aveva reclamato più spazio in Giunta, in due occasioni i consiglieri durante la votazione di due delibere erano usciti dall'aula, in chiaro segno di protesta, facendo saltare il numero legale necessario per far proseguire la seduta. Allora non mancarono i malumori nei confronti dell'assessore Secchi che sembrava destinato a essere sostituito. Oggi invece il colpo di scena: Secchi rimane, Chessa fuori dal Comune.