Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piras: presto l'accordo di programma con la Città metropolitana e i Comuni Cagliari-Sassari con 6 eu

Fonte: L'Unione Sarda
10 gennaio 2018

Piras: presto l'accordo di programma con la Città metropolitana e i Comuni Cagliari-Sassari con 6 euro,
decolla la mobilità elettrica Se entro tre anni si potrà viaggiare da Capo Nord allo Stretto di Messina su un'auto elettrica senza rischiare di rimanere a piedi, in un futuro altrettanto vicino andare da Cagliari a Sassari con un mezzo green , non solo sarà possibile, ma sarà super conveniente, «costerà circa 6 euro», dice l'assessora all'Industria Maria Grazia Piras. Decolla il Piano d'azione della Regione, «entro breve firmeremo un accordo di programma con gli enti locali e a marzo pubblicheremo il bando per l'infrastrutturazione».
LA RETE Ovvero: per piazzare 650 colonnine di ricarica nelle città e nei paesi in cui circola il 75 per cento del traffico quotidiano dell'Isola, con una potenza di ricarica di 22 chilowattora (significa che in un'oretta si fa il “pieno”). Inoltre, per creare “corridoi blu” con 25 stazioni di rifornimento lungo la 131, la 131 dcn, la Sassari-Olbia e la 130 (nei distributori di benzina con il bar) a distanza di una cinquantina di chilometri l'una dall'altra, ultra rapide, dai 15 ai 5 minuti per alimentare la batteria, giusto il tempo di prendere un caffè.
L'esistenza delle colonnine è una condizione indispensabile per invogliare i cittadini a convertirsi alle quattro ruote eco. Certo, c'è tanto da fare, i risultati già raggiunti ad esempio nei Paesi scandinavi per noi sono poco meno di un miraggio, dato che oggi nell'Isola circolano appena 1180 veicoli ibridi e 250 esclusivamente elettrici. Ma secondo gli esperti - con il Piano in questione - nel 2020 potrebbero arrivare a quota 5000, e quelli misti taglia il traguardo degli 8000.
I PASSAGGI «Abbiamo a disposizione quindici milioni del Fondo di sviluppo e coesione del Patto per la Sardegna», spiega Piras, «serviranno per i primi interventi. Per le colonnine, appunto, poi per acquistare nuovi mezzi. Ancora: metteremo in piedi una serie di azioni per le imprese del settore turistico, per il car-sharing e i taxi, per la promozione dell'ultimo miglio (chi fa consegne di merci) e la comunicazione sul territorio. In Giunta abbiamo già approvato lo schema di convenzione, fondamentale, perché i Comuni si impegneranno ad adottare nei loro piani del traffico e nei Puc le condizioni di attrattività per le auto elettriche». Fra breve - è la promessa - sarà siglata l'intesa tra Regione e Città metropolitana di Cagliari, Rete metropolitana del Nord Sardegna, amministrazioni di Oristano, Nuoro e Olbia, in sostanza, un bacino di ventotto Comuni in cui vivono 865.800 abitanti.
GLI ESPERTI La parte tecnico-scientifica del programma l'ha messa a punto il Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell'Università di Cagliari, con il professor Alfonso Damiano. «Facciamo un esempio: prendiamo un'utilitaria elettrica, un'auto che costa circa venticinquemila euro, come ce ne sono tante in giro. Ci vogliono circa 0,2 chilowattora a chilometro, per fare duecento chilometri sarà sufficiente fare una ricarica in partenza e una intermedia. Per dire, nel tragitto tra Cagliari e Sassari, a Tramatza».
È evidente che oltre al fatto di farci sentire meglio perché contribuiremo a ridurre l'inquinamento atmosferico, il risparmio economico dovrebbe spingerci tutti verso la mobilità a zero emissioni.
IL FRENO E allora, perché siamo ancora così indietro rispetto ad altri Paesi? «Innanzitutto perché non ci sono le colonnine di ricarica, e gli automobilisti hanno paura di rimanere “a secco”, poi per una questione culturale, e perché le auto elettriche costano ancora parecchio», aggiunge Damiano. «Cosa servirebbe per dare impulso al mercato? Un'azione governativa forte, in Norvegia hanno eliminato l'Iva e le immatricolazioni crescono del 17 per cento all'anno. In Italia fino a un po' di tempo fa c'erano gli incentivi per l'acquisto ma si sono esauriti rapidamente e, nonostante il ministro Calenda ne abbia annunciato il ritorno, ancora non sono stati reintrodotti. Molte case automobilistiche stanno promuovendo la formula del leasing».
I PERCORSI La rete europea, con il via libera di Bruxelles e uno stanziamento di 10 milioni di euro è partita: centinaia di colonnine saranno posizionate in Svezia, Danimarca, Germania, Regno Unito, Italia, Francia e Norvegia ogni 120-180 chilometri (ci lavorano la tedesca E.on il gruppo danese Clever). Intanto in Italia Enel ha appena annunciato un piano per passare dalle 930 postazioni di oggi a settemila nel 2020 e 14 mila entro il 2022, con collegamento wi-fi, bluetooth e nfc e una copertura capillare in tutte le regioni per favorire la diffusione di automobili elettriche e ibride. In Sardegna «se le cose andranno per il verso giusto», conclude Damiano, «nel 2019 ci sarà l'installazione delle 650 colonnine».