Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il comitato di residenti chiede risposte concrete al sindaco Massimo Zedda Area 3, la protesta conti

Fonte: L'Unione Sarda
8 gennaio 2018

MULINU BECCIU.

Il comitato di residenti chiede risposte concrete al sindaco Massimo Zedda Area 3, la protesta continua: «Servono fatti, non parole»

I residenti di Mulinu Becciu non si arrendono. «Chiediamo un incontro al sindaco per sapere cosa vuole fare in concreto: non ci bastano gli intendimenti». Dopo l'addio al centro sociale Area 3 di via Carpaccio il comitato che si batteva contro la chiusura si è riunito ieri sera per continuare la lotta.
Il 2 gennaio l'associazione ArCoEs ha restituito le chiavi al Comune, chiudendo un'esperienza durata dodici anni. Ieri una trentina di residenti si è data appuntamento nella parrocchia Madonna della Strada per stabilire come portare avanti le rivendicazioni. «Chi ha preso in gestione i locali di via Carpaccio si dovrà occupare di servizi per i Bef, i bambini con bisogni educativi speciali, un'attività importante ma limitata rispetto a quelle che rivendichiamo noi.
Area 3 era qualcosa di molto più ampio e comprendeva molte realtà, quella dei bambini era solo una parte mentre ora si darà una destinazione univoca - spiega Alessandro Capra, uno dei portavoce del comitato di residenti - portiamo avanti un'idea di progetto partecipato, intergenerazionale e su più livelli». Il problema per loro non riguarda solo chi gestisce quei locali.
«Il progetto Area 3 non è qualcosa per cui serve solo uno spazio, servono relazioni tra persone - aggiunge - è un quartiere che si è organizzato e ha trovato un punto di riferimento e ora lo difende». Per rispondere alle petizioni presentate dai cittadini il sindaco Massimo Zedda si è reso disponibile al dialogo. «Partendo da quell'apertura e dalle sue dichiarazioni abbiamo deciso di chiedere un incontro formale perché ci servono risposte concrete, non solo buone intenzioni - conclude Capra a margine dell'incontro alla Madonna della Strada - Area 3 è un'idea di progettualità che coinvolge tutte le realtà del territorio, della città e non solo del quartiere. È questo che non si è voluto vedere, è questo che ora con la chiusura di Area 3 risulta ancora più evidente».
M. Z.