Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un college con vista mozzafiato Iniziato il recupero dello storico Conservatorio della Provvidenza

Fonte: L'Unione Sarda
8 gennaio 2018

PIAZZA INDIPENDENZA.

Davanti al Museo archeologico accoglienza per studenti e professionisti

Un college con vista mozzafiato Iniziato il recupero dello storico Conservatorio della Provvidenza

Per oltre un secolo è stato convitto per le orfanelle. Per poi trasformarsi nel prototipo di un campus per le studentesse liceali della “Cagliari bene”. Oggi, quello che un tempo era conosciuto come il “Collegio dei nobili”, poi “Casa per le orfanelle” quindi “Conservatorio della Provvidenza” è avvolto da una grigia impalcatura che ne copre l'elegante facciata su tre livelli e nasconde il cantiere dello storico edificio.
FUTURO DA COLLEGE Nel cuore di Castello, addossato alla bianca mole della Torre di San Pancrazio, proprio davanti al Museo archeologico, nascerà un college con tanto di sala riunioni, cappella e almeno 25 stanze destinate a ospitare studenti e professionisti che alloggeranno a Cagliari: questo il futuro dell'ex Conservatorio, prestigioso immobile che fino a vent'anni fa ospitava le suore vincenziane al numero 8 di piazza Indipendenza.
VINCOLI RIGIDI Andate via le suore e passato alla gestione della fondazione “Istituti riuniti di ricovero minorile”, il complesso era finito all'asta. Andate tutte deserte fino a quando non era arrivata l'offerta del radiologo cagliaritano Paolo Deriu disponibile ad accollarsi onori e oneri dell'operazione di restauro e recupero conservativo dello stabile può vantare uno dei panorami più belli di Cagliari. Nominata un'apposita conferenza di servizi, dopo tre anni di avanti e indietro con la Soprintendenza, è arrivato il via libera ai lavori seppure sottoposti a precisi vincoli tecnici, ma non solo.
VINCOLO MORALE Le Figlie della Carità chiudono definitivamente alle loro spalle il portone dell'Istituto di piazza Indipendenza nel 1999. Resta però in essere un vincolo preciso - più di natura morale che legale - riguardo alla destinazione d'uso in caso di cessione dell'immobile che dovrà essere «a uso servizi di carattere assistenziale o quello ricettivo con esclusione di quello residenziale privato o di quello commerciale».
IL SOGNO DI ALBERTI Ciò che le Figlie di San Vincenzo de' Paoli e la chiesa cagliaritana sognavano per l'ex Conservatorio era la nascita di una Cittadella della carità sullo stile di quelle che oggi Papa Francesco ha creato anche all'interno del Vaticano. «Un complesso sostenuto dalle offerte dell'8 per mille», ricorda suor Rita Columbano, per dieci anni in servizio proprio nella struttura di Castello, «con poliambulatori, dormitori, mensa, spazi di assistenza diretta ai poveri di Cagliari». Era il progetto-utopia di monsignor Ottorino Alberti che vedeva - dice ancora suor Rita - «nel Conservatorio una sorta di prolungamento della Cattedrale e dell'Episcopio con questa dependance tutta a servizio dei poveri della città».
VISTA MOZZAFIATO L'edificio, elegante e inserito armonicamente nella piazza del Museo, ha il suo pezzo forte nel prospetto che si affaccia sul Terrapieno, poggiandosi sui contrafforti delle mura del Castello. «Non ci sono altri caseggiati a Cagliari che possano godere di questa vista mozzafiato», aggiunge suor Rita. La religiosa, oltre che trascorrere dieci anni della sua vita religiosa fra quelle mura («dove ha emesso i suoi primi voti la Beata Giuseppina Nicoli», ricorda) ha anche dedicato al Collegio della Provvidenza la sua tesi di laurea. «Nei grandi dormitori, oggi inconcepibili con le attuali norme», afferma, «hanno trovato alloggio anche duecento ragazze».
CASTELLO RINASCE Il progetto di recupero dell'ex Conservatorio è destinato a scrivere una nuova pagina della storia cagliaritana: all'ombra della torre più alta della città rinascerà comunque un convitto. Magari non più intitolato alla cristiana Provvidenza ma alla accoglienza laica delle capitali mediterranee.
Paolo Matta