Il “Gran Gala Les étoiles” venerdì al Lirico
N on si è ancora spenta l'eco del bellissimo “Lago dei Cigni” proposto a Cagliari a metà dicembre dal Balletto di Stato della Georgia, compagine di alto livello diretta da Nina Ananiashvili, che il Teatro Lirico apre la stagione 2018 con un appuntamento da non perdere, in programma il 5 gennaio alle 20.30, anche questo all'insegna dell'arte di Tersicore: il “Gran Gala di Danza Les étoiles”, curato da Daniele Cipriani, nome non nuovo al pubblico dell'Isola, per via di alcune produzioni approdate negli anni all'interno del Circuito Regionale della Danza. Questa volta, però, l'asticella verrà sistema nel punto più alto e, sul palco del teatro di via Sant'Alenixedda, a superarla ci saranno Ivan Vasiliev e Nina Kaptsova, stelle del Bolshoi di Mosca, Vladimir Shklyarov e Maria Shirinkina del Mariinskij di San Pietroburgo, Vadim Muntagirov del Royal Ballet di Londra, Ludmila Konovalova dell'Opera di Vienna, Silvia Azzoni, dal 2001 principal dancer del Balletto di Amburgo, Marijn Rademaker, Het National Ballet dell'Aia, Ashley Bouder e Taylor Stanley del New York City Ballet.
Uno spettacolo che verrà avvolto dalle musiche di Cajkovskij, Rachmaninov, Orff, Chacaturjan, Minkus, Adam, eseguite dall'Orchestra e dal Coro del Lirico, diretti rispettivamente da Paolo Paroni e Donato Sivo. Le coreografie che sfileranno saranno tratte da titoli cult come “Il lago dei Cigni”, “La bella addormentata”, “Lo schiaccianoci”, “Il Corsaro”, e dal repertorio di maestri assoluti come Neumeier, Scholz, Balanchine, che nel '48 fondò il New York City Ballet sbarazzandosi di tutù e gioielli, diventando precursore della virtualità, i cui spazi nitidi e le movenze autosufficienti influenzarono la danza degli anni a venire. Non è tutto.
“Il Gran Gala Les étoiles”, regalerà anche una coreografia creata apposta per questo appuntamento, interpretata sulle musiche di Carl Orff. «Sono felice che sia uno spettacolo di danza a inaugurare il nuovo anno e la stagione lirico, sinfonica e di balletto in un periodo particolare dove questa disciplina soffre scelte che vanno verso una sorta di ridimensionamento sui palcoscenici del nostro Paese», dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi, toccando così un nervo scoperto da tempo. Tranne poche fortunate istituzioni, La Scala, l'Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, i corpi di ballo di diversi teatri italiani rischiano la chiusura o hanno già chiuso come il Regio di Torino, la Fenice di Venezia, il Verdi di Trieste, il Comunale di Bologna e il Massimo di Palermo. Mentre nel resto d'Europa e oltreoceano la danza è una delle arti su cui investire, da noi, si preferisce invece contenere i costi dei teatri, eliminando i corpi di ballo. L'esatto contrario di quello che accade in Germania per esempio, dove si contano sessanta corpi di ballo tutti in ottima salute economica, che camminano di pari passo con orchestre e cori.
Detto questo, tra qualche giorno, il pubblico del Lirico godrà di una serata di grande danza, foriera non solo di tecnica vertiginosa ed eleganza, ma anche di valori. «In tempi in cui riaffiorano nazionalismi non sempre positivi, fanatismi, xenofobie, contrapposizioni politiche e religiose, “Les étoiles”, lancia un messaggio chiaro e positivo, che è quello di perseguire ciò che ci unisce», afferma Cipriani: «In questo, la danza parla una lingua che tutti i popoli possono capire. La del corpo, dell'anima, della ricerca dell'armonia, del desiderio che tutti prima o poi proviamo, di innalzarci a raggiungere le stelle».
Carlo Argiolas