Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rette care e pensioni basse: la casa di riposo è un lusso

Fonte: L'Unione Sarda
27 dicembre 2017

Nella struttura comunale di via Pisano esauriti i posti per gli invalidi

 

 

 

Qualche fortunato ha una famiglia alle spalle, qualcun altro fa affidamento sul sussidio dei Servizi sociali mentre gli altri aspettano che si liberi un posto nella struttura comunale. Perché la pensione nella maggior parte dei casi non basta a pagare la retta mensile di una comunità per anziani.
Il costo dipende da molti fattori: tanto per cominciare dal tipo di assistenza necessaria. Se il pensionato è autosufficiente può rivolgersi a una semplice casa di riposo in cui viene garantito vitto, alloggio e servizio biancheria. Nel caso in cui però l'ospite sia invalido la struttura dovrà garantire anche la presenza di operatori socio-sanitari e infermieri facendo lievitare i costi. E poi, come in tutte le strutture di accoglienza, il trattamento economico dipende dalla scelta della camera singola o doppia. Lasciando da parte il caso di ospiti invalidi, in cui è necessario valutare la gravità della malattia, si può stimare il costo mensile di un posto in comunità-alloggio per persone autosufficienti. La retta varia tra i 1.300 e i 1.900 euro al mese ai quali ogni pensionato deve aggiungere il denaro necessario a sostenere le spese personali.
IL SUSSIDIO Nel caso in cui la pensione mensile non sia sufficiente si può chiedere un'integrazione all'assessorato ai Servizi sociali. «Per ogni istanza viene istruito un fascicolo e valutate le condizioni economiche e sociali. È chiaro che l'amministrazione non può farsi carico di strutture a cinque stelle, ma nel caso in cui un cittadino non abbia un reddito sufficiente a pagare la retta in una struttura convenzionata si interviene con una compensazione», spiega l'assessore comunale Ferdinando Secchi. L'alternativa è un posto nella casa di riposo comunale Vittorio Emanuele II in via Valerio Pisano in cui convivono anziani autosufficienti e non. La struttura ha circa cento posti letto, attualmente solo 6 liberi e la retta varia tra i 1.400 e i 1.900 euro. «In questo momento i posti riservati alle persone non autosufficienti sono esauriti. La lista d'attesa è lunga perché i letti si liberano solo quando muore qualcuno», continua l'assessore.
LA CONTRATTAZIONE La differenza tra il reddito medio degli anziani e la retta delle comunità alloggio o delle case protette preoccupa i sindacati. La segretaria territoriale dei pensionati Cisl, Maria Bonaria Atzori, pensa a una contrattazione con il Comune. «È un problema molto grave del quale ci occuperemo. Vorremmo aprire un tavolo con l'assessorato alle Politiche sociali per individuare delle agevolazioni destinate ai pensionati che non possono permettersi di pagare la retta mensile».
Mariella Careddu