MULINU BECCIU. Annunciata l'occupazione dei locali di via Carpaccio
I residenti critici: un errore politico del Comune
«Abbiamo raccolto più di 5000 firme online e cartacee contro la chiusura di quella che è la casa del quartiere, l'unico servizio a disposizione di tutti - dice Giuseppina Faedda, presidente del circolo del cinema del Centro - Si tratta di un errore politico, un progetto miope che non tiene conto degli interessi della popolazione».
I residenti di Mulinu Becciu contestano la chiusura delle attività di Area3. L'hanno ribadito in una conferenza stampa nello stesso edificio comunale, che dovrà essere sgomberato entro il 2 gennaio.
IL PROGETTO L'associazione ArCoEs ha vinto dodici anni fa il bando del Comune per la gestione degli spazi di via Carpaccio che finora hanno ospitato le attività del centro comunale polivalente Area3. Un luogo di aggregazione e interscambio generazionale, punto di riferimento per tutte le associazioni della Sardegna, che rischia di essere sostituito da servizi che non riflettono i reali bisogni della popolazione. La gara bandita dal Comune, infatti, si propone di individuare un progetto per contrastare la dispersione scolastica e dare sostegno a bambini con DSA. «Siamo i primi a pensare che fosse necessario dare continuità al Centro, dopo anni in regime di proroga, ma non abbiamo partecipato alla gara - spiega Graziella de Vita, presidente di ArCoEs - I nostri obiettivi sono diversi da quelli espressi dal bando: non crediamo in una ghettizzazione del disagio, ma puntiamo sulla polivalenza e sulla creazione di reti».
L'INDIGNAZIONE Tanti i cittadini presenti per esprimere dissenso e indignazione: «Rischiamo di perdere l'unico servizio pubblico della zona, quando sono già tanti gli edifici in disuso - chiarisce Alessandro Capra, rappresentante del comitato di promozione del Centro - Uno spazio che non costa nulla al Comune, amato e rispettato da tutti i residenti, rischia di essere vandalizzato senza una corretta gestione». L'appello è a riconsiderare le scelte fatte, «che denotano una scarsa conoscenza del territorio da parte dell'amministrazione». Mulinu Becciu è infatti composta per la maggior parte da ultracinquantenni «cui il progetto volta le spalle».
LA PROTESTA Se ArCoEs inizia a sgomberare lo spazio, i residenti non si arrendono: il 21 dicembre si presenteranno alla Municipalità di Pirri dove è previsto l'intervento del sindaco Massimo Zedda: «Vogliamo interloquire direttamente con le istituzioni, ma non accetteremo di non essere ascoltati - concludono - Siamo pronti ad occupare il Centro, se necessario».
Sara Piras