Di Paolo Rapeanu 19 dicembre 2017
I ritardi? “Abbiamo fatto lavori extra per 400mila euro, dalla scalinata del Riva con tutti i sottoservizi alla pulizia dei muri, pasticciati con le bombolette spray. Abbiamo messo telecamere, eliminato qualunque barriera architettonica e, entro marzo, saranno aperti anche i bagni pubblici”. Così Gianni Chessa, assessore comunale ai Lavori pubblici, nel commentare il taglio del nastro, in ritardo, della nuova piazza Garibaldi.
Tema incivili: la nuova piazza rischia di fare, col tempo, la fine di quella vecchia. Chessa è ottimista: “Le telecamere sono un deterrente, in piazza San Michele dopo tre mesi dalla riapertura non c’è neanche un graffio. Quando una cosa di tutti è bella, tutti la rispettano. I cittadini devono essere quasi come vigili di quartiere, in caso di danni siamo pronti a intervenire. Noi lavoriamo per tutta la città”.