Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Circoscrizioni, sforbiciata per ridurre i costi

Fonte: La Nuova Sardegna
9 aprile 2008

di Roberto Paracchini

Circoscrizioni, sforbiciata per ridurre i costi

Dalle sei attuali saranno ridotte a quattro Il taglio è imposto dalla Finanziaria 2008



Carboni e Sorgia: «Deleghe ai parlamentini altrimenti non servono»



CAGLIARI. Taglio sui parlamentini di rione. L’indennità del presidente di una circoscrizione è di 443 euro mensili, mentre i consiglieri hanno un gettone di di 17 euro a seduta. Cifre che non intaccano di molto il bilancio del Comune, ma che se viste in una prospettiva nazionale, diventano più significative. Ed è per questo che la Finanziaria del 2008 nella voce «Costi della politica» ha inserito anche i parlamentini, che andranno sforbiciati. Anche a Cagliari. Oggi ve ne sono cinque, più uno (detto «municipalità», a Pirri). L’ipotesi è di ridurli a tre più uno (Pirri), oppure al massimo, a quattro più uno. La Finanziaria stabilisce che i Comuni al di sotto dei centomila abitanti non abbiamo più le circoscrizioni, quelli sino ai 250mila che possano costituirle. Mentre per le città di oltre 250mila abitanti sono obbligatorie. In ogni caso i parlamentini non potranno avere meno di trentamila cittadini. Ed è per questo che al massimo, in città, potranno essercene quattro più uno (Pirri). Ma l’ipotesi più gettonata, nel palazzo comunale di via Roma, è quella di tre più uno. Al di là dei costi dei consiglieri, ogni circoscrizione ha una dotazione annuale di circa trentamila euro, a cui vanno sommati altri dodicimila per le spese amministrative. L’argomento del ridimensionamento è all’ordine del giorno della commissione consiliare al Decentramento, che ha spedito una lettera a tutti i presidenti per invitarli a rivedere, assieme, i perimetri dei parlamentini. «Per i confini - spiega Giogio Adamo, Forza Italia, presidente della commissione - stiamo iniziando a discutere. Il centro storico dovrebbe ampliare il proprio territorio sino al dazio di Sant’Avendrace. Una parte della circoscrizione di San Benedetto (che comprende anche Cep, Fonsarda, Genneruxi, Monte Urpinu e quartiere Europeo) potrebbe, invece, essere ceduto a Pirri (si è parlato del Cep). Mentre Mulinu Becciu e Is Mirrionis potrebbero essere accorpate. Ma, ripeto, si tratta, solo di ipotesi, tutte da discutere». Il problema, però, «non è tanto quello della riperimetrazione, che può benissimo essere fatta - commenta Gianfranco Carboni, Pd, presidente del parlamentino del Centro storico - ma quello del ruolo che devono avere questi organismi. Si parla da sempre di deleghe per una serie di funzioni: dalla manutenzione ordinaria agli asili nido, dal trasporto scolastico alle aree sportive, alle verdi ecc., ma è tutto fermo. Infatti e nonostante questo spostamento di funzioni dal Comune ai parlamentini sia presente nel nuovo statuto comunale, non è stato ancora realizzato il regolamento di attuazione specifico». E così restano le funzione di proposta e consultazione. «Ben poca cosa - continua Carboni - senza ruolo diversi consiglieri circoscrizonali finiscono col diventare i “galoppini” dei consiglieri comunali o regionali». Convinto della necessità di dare un ruolo a questi organismi è anche Alessandro Sorgia, Forza Italia, presidente del parlamentino più grande, quello che va da San Benedetto al Cep: «A parole tutte le amano le circoscrizioni - spiega - nei fatti nessuno le vuole. E va detto che questo atteggiamento negativo proviene sia dal centrodestra che dal centrosinistra, ma non dalla Giunta, bensi dal Consiglio». In pratica i poteri dell’assemblea sarebbero stati già ridotti dalla riforma Bassanini, il che renderebbe più difficile svuotare di poteri il Consiglio. «Spero - continua Sorgia - che almeno alcune funzioni vengano delegate, altrimenti meglio che le circoscrizioni vengano chiuse». L’assessore competente Daniela Noli precisa che «c’è l’impegno dell’amministrazione verso il decentramento», ma che «non si tratta di una cosa facilissima». Portare avanti questo processo «vuol dire anche dotare le strutture di personale e il Comune non dispone di esubero di personale. Per questo l’argomento va affrontato con la dovuta attenzione: sarà ripreso subito dopo le elezioni».