Su un grande palco che guarda il mare, sotto un cielo di luci nel cuore di Cagliari, Malika Ayane saluterà il 2018 insieme con decine di migliaia di persone. Molti altri spettacoli saranno in contemporanea nelle piazze dell'Isola, e un Capodanno così pieno di musica e fuochi d'artificio non si vedeva da tempo. Ci credono gli amministratori locali nelle feste, e investono in cultura, arte e svago, spesso per un mese intero, con manifestazioni che vanno dall'Immacolata alla Befana. Per esorcizzare la crisi, far lavorare i piccoli imprenditori, alimentare il turismo interno e continuare sulla strada della destagionalizzazione, spingere la gente a uscire di casa e socializzare, fare più belle le città e i paesi d'inverno.
GLI EVENTI DIFFUSI «Sui numeri non mi voglio sbilanciare, certo è che i nostri appuntamenti attirano giovani e famiglie da tutto il Sud della Sardegna», sottolinea Marzia Cilloccu, assessora alle Attività produttive del capoluogo. «Il Capodanno diffuso, nel centro storico e a Pirri, è una scelta vincente, e l'investimento del Comune, 190mila euro, viene ripagato alla grande in termini di visibilità e di affari per ristoratori e b&b».
Dice Marco Balata, assessore al Turismo di Olbia: «Spendiamo 400mila euro, non è poco, ma sarà uno dei Capodanni più importanti d'Italia, con J-Ax protagonista, ma anche un fantastico show di teatro di strada, Zoe, il principio della vita . Ci sono già un sacco di prenotazioni negli alberghi, e puntiamo a superare le ventimila presenze».
LE STRUTTURE Franco Cuccureddu, sindaco di Castelsardo, ha annunciato ieri che «nella piazza Centrale, capace di accogliere 30mila persone, il 31 dicembre ci sarà l'ultimo concerto di Elio e Le Storie Tese. Il gruppo, come si sa, ha deciso di sciogliersi, farà Sanremo a febbraio, ma l'addio al pubblico lo darà da qui, e sarà dunque un evento storico. Spendiamo 250mila euro complessivamente, e tra Natale e Capodanno tutte le strutture ricettive sono piene».
A Sassari, già dallo scorso anno, «la scena è tornata in piazza d'Italia e questa volta ci sarà Piero Pelù», sottolinea il sindaco Nicola Sanna, «l'investimento è di 90mila euro, ma ne vale veramente la pena». A Oristano, in piazza Roma, piazza Eleonora e piazzetta Corrias, dalle 22 sono in programma i live di diversi gruppi locali, balli, dj set e discoteca open air.
OLTRE L'ESTATE «A Santa Teresa abbiamo una tradizione, tutti i nati in uno stesso anno si prendono l'incarico di fare attività per dodici mesi, ora tocca ai fidali '75, che hanno organizzato lo spettacolo di cabaret di Pino e gli Anticorpi, musica e cenone in strada», dice l'assessora alla cultura Stefania Taras, «nonostante i residenti ora siano 4000 (in estate le presenze toccano quota 480mila) noi non siamo solo una località turistica, siamo un paese vivo, con la scuola, un teatro e un cinema».
A Bosa - spiega il sindaco Luigi Mastino - «con 30mila euro e grazie alla pro loco, facciamo tre giorni di festeggiamenti in piazza IV novembre: Benito Urgu e Pino e gli Anticorpi il 29; I Riff e Raff e Sandro Murru il 30; School of Rock, Syria Sorrow e Lo zoo di 105 il 31».
«Per dimenticare le preoccupazioni e cantare tutti assieme, a Capodanno avremo i Modena City Ramblers», dice il sindaco di San Teodoro, Domenico Mannironi. Ottantamila euro il budget per tre settimane di iniziative, compreso il mercatino degli artigiani. «È il nostro anno zero con eventi importanti», aggiunge l'assessora Monica Sanna, «lo spirito è quello di vivere il paese non solo in estate».
LA PIONIERA Infine Alghero, pioniera del Capodanno in piazza: «Stiamo passando da un turismo balneare a un turismo culturale», sottolinea il sindaco Mario Bruno, «la politica è quella di una programmazione quotidiana». Spiega il presidente della Fondazione Meta, Paolo Sirena: «L'investimento è di 200mila euro, per 40 giorni di spettacoli - Mès que un mes - dall'8 dicembre, con l'accensione dell'albero e le lanterne magiche, la città si veste a festa e splende».
Cristina Cossu