COMUNE.
La proposta: stilare una lista e riservare alle ditte locali 8 posti su 10
«Favoriamo le imprese sarde
nell'assegnazione dei lavori»
«Non è una semplice proposta politica, ma un atto amministrativo per il rilancio delle imprese edili sarde». Filippo Ibba, leader regionale dei Centristi per l'Italia, ha trasformato la sua idea in un ordine del giorno da presentare in Consiglio comunale. Un progetto «che sarà poi valido per tutte le altre amministrazioni. Anche l'Anci nazionale», l'associazione dei Comuni italiani, «ha già mostrato un forte interesse».
LA PROPOSTA L'idea di Ibba è chiara: «Il Comune deve dotarsi di un elenco degli operatori economici da invitare alle procedure negoziate per appalti che riguardino lavori sotto la soglia di un milione di euro. Ci si deve basare sul principio della rotazione e attingere all'elenco delle imprese disponibili sfruttando un algoritmo con regole rigide e precise». Tra i paletti che l'esponente del gruppo misto indica come fondamentali c'è quello della residenza. «Nell'elenco bisogna riservare una percentuale dell'80 per cento di posti alle imprese che non solo operano stabilmente in Sardegna ma abbiano qui anche la sede legale», aggiunge, «solo il restante 20 per cento potrà essere lasciato alle altre, che troppo spesso divorano gli appalti lasciando a bocca asciutta le nostre ditte in piena crisi». La proposta prevede anche un dibattito apposito in Consiglio comunale. L'ordine del giorno è stato presentato senza simboli di partito.
LE IMPRESE «Mi sembra una scelta corretta, perché così non c'è il marchio di una parte politica», commenta Giorgio Deplano, presidente regionale della “ConfApi Aniem” che riunisce le imprese edili manifatturiere, «non servono divisioni, serve che la politica cambi approccio con la società e i settori economici». Il rappresentate delle piccole imprese apprezza il tentativo di cambiare il sistema dell'affidamento di appalti senza un bando: «Si tratta di una proposta valida e interessante perché c'è necessità di fare chiarezza sulle procedure negoziate. È una zona grigia senza adeguata trasparenza, lo scopriamo solo dopo e non sappiamo se c'è rotazione. Mi son sempre chiesto quale sia il criterio del Comune di Cagliari, perché non ci ha mai invitati».
L'ALGORITMO Agli edili non piacciono tutti i punti previsti da Ibba: ci sono dubbi principalmente sul vantaggio assegnato alle imprese con un numero maggiore di dipendenti. Ma riscuote successo l'idea di utilizzare un algoritmo che tenga conto di diversi aspetti nella scelta delle imprese, quali la data di affidamento dell'ultimo lavoro (più tempo è passato maggiore sarà il punteggio) o il pubblicizzare gli appalti solo sulla stampa locale per evitare l'arrivo degli «avvoltoi» da oltre Tirreno.
Marcello Zasso