La tragedia. Il Comune fa tagliare gli oleandri a ridosso delle strisce su cui è stata investita Emilia Delogu
La famiglia della vittima ha nominato un avvocato: quelle piante non dovevano stare lì
Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦
Forse avrebbero dovuto pensarci prima, ma non l'hanno fatto. Quegli oleandri, invece, hanno deciso di tagliarli proprio il giorno dopo la morte di Emilia Delogu, la 63enne travolta da un autobus in viale Poetto, davanti all'ex ospedale Marino, sulle strisce pedonali. La stessa siepe di oleandri che ha tolto visuale all'autista, Matteo Orrù, 23enne di Decimomannu («È spuntata all'improvviso, non ho potuto evitarla », aveva detto sotto choc subito dopo l'incidente), e alla donna, uscita da dietro il grosso cespuglio senza dargli il tempo di frenare. Orrù, già iscritto nel registro degli indagati per l'ipotesi di reato di omicidio colposo, è risultato, intanto, negativo all'alcol test.
RESTA DA VERIFICARE, invece, che cosa ci facesse una siepe di quelle dimensioni sulle strisce pedonali. «Noi lavoriamo per il Comune», dicono sulla difensiva i due operatori che ieri mattina, intorno alle 11.30 provvedevano a potare quella pianta e non sono quella. Poi uno dei due uomini indica la siepe sulle strisce appena tagliata: «Ci hanno detto che la dobbiamo sradicare del tutto». Lavorano alle dipendenze di “Sa striggiula”, ditta esterna che si occupa di manutenzione, anche per conto del Comune. «Erano davvero dei grossi cespugli», si sbilancia il collega. Nel frattempo tre agenti della municipale continuano a fare rilievi. Passanti e clienti del “Fico d'India” (il chiosco più vicino) si fermano, si raccontano cosa è accaduto: il dramma di Emilia Delogu, trascinata per diversi metri sull'asfalto e rimasta bloccata, in fin di vita, sotto l'autobus. Tanto da indurre i vigili del fuoco a usare cuscini ad aria compressa per sollevare la parte anteriore del mezzo, e poter estrarre il corpo della donna.
QUEL CORPO, Fabio Fenu, genero della Delogu, l'ha visto mentre percorreva la strada nel senso opposto. «Non potevo pensare che si trattasse della madre della mia fidanzata. Comunque si è creata una colonna di macchine e autobus. Almeno sette autobus. Alcuni autisti sono usciti fuori dai loro mezzi. Dicevano di aver già segnalato, e da molto tempo, al Ctm, che in quel tratto di strada le piante occupavano gran parte dell'attraversamento ». Insomma, mancava la visibilità, e il problema era già stato sollevato dagli autisti del Ctm. Ora uno di loro, Matteo Orrù, è indagato per omicidio colposo nel fascicolo aperto dal pm Andrea Massidda. Ma se la sua iscrizione sembra scontata, non si esclude che la magistratura voglia approfondire un aspetto che potrebbe rivelarsi fondamentale, anche per stabilire eventuali responsabilità. Se è vero che il cespuglio di oleandri impediva la visibilità, allora ha avuto un ruolo nell'incidente. A quel punto, il compito del pm sarà quello di stabilire chi avrebbe dovuto ripulire lo spartitraffico e perché non lo ha fatto. Per il momento, i vigili urbani guidati dal capitano Roberto De Vittor stanno rilevand o d i s t a n z e e m i s u r e sull'asfalto teatro della tragedia, per preparare l'informativa da inviare in Procura. Intanto, la famiglia della signora Delogu ha già nominato un avvocato di fiducia, Rodolfo Meloni, che da oggi si occuperà di tutelare gli interessi della vittima.