is mirrionis Via Flumentepido
La scelta del Comune di realizzare nell'ex scuola di via Flumentepido una nuova palazzina popolare con 32 alloggi, attraverso un co-finanziamento Comune-Regione di quasi 4 milioni e 900 mila euro, «non è un tentativo di peggiorare la vivibilità di Is Mirrionis, ma è il primo passo di un ambizioso progetto di riqualificazione delle abitazioni Erp (Edilizia pubblica residenziale) sparse per la città». E la dimostrazione è data dal fatto che i locali di quella palazzina «andranno ad ospitare alcune famiglie che già vivono a Is Mirrionis e occupano case al limite dell'abitabilità. Appartamenti che, come nel caso di piazza dei Granatieri di Sardegna, in futuro andranno liberati, buttati giù e ricostruiti seguendo i più moderni criteri edilizi. Nell'interesse del quartiere stesso e dei cittadini che ci abitano».
Parola dell'assessore comunale al Patrimonio Luciano Collu, che interviene sulle polemiche relative all'ex scuola di Santu Perdixeddu, respingendo le critiche e rivendicando la bontà delle scelte fatte dal Comune. Scelte che invece sono duramente contestate, senza distinzione di colore politico, dai consiglieri della circoscrizione tre.
«NO AL CEMENTO» A cominciare dal presidente, Simone Crisponi, che ha accolto con sorpresa il doppio sì di Giunta e Consiglio comunale, nel giro di un mese, al progetto per la costruzione della nuova palazzina e ha definito la scelta come «un'ennesima colata di cemento, in un quartiere che avrebbe bisogno di servizi e, quanto a case popolari, è già al limite della sopportazione. Un quartiere che ha oltre quattromila anziani ma resta senza un centro diurno o una ludoteca».
COLLU: «SONO STUPITO» Di fronte a queste accuse, l'assessore si dice stupito «perché un progetto definitivo, in attesa del via libera della Regione, ancora non c'è e quindi nessuno per ora può escludere l'inserimento di spazi da destinare ai servizi. E soprattutto perché la circoscrizione», afferma Collu, «nel maggio scorso aveva detto sì a un'idea pensata per andare incontro agli interessi degli abitanti e non per essere un'imposizione».
«CASE INUTILI» La circoscrizione, invece, per bocca del vicepresidente Alessandro Fadda, nega il suo benestare al progetto e spiega che «anzi, nel maggio 2008, il consiglio approvò un ordine del giorno contro la costruzione delle nuove case. Appartamenti che», sostiene Fadda, «pensati così non servono a nulla e che comunque, nei fatti, difficilmente andranno ai cittadini di Is Mirrionis». (l.m.)
22/06/2009