Di Ennio Neri 30 novembre 2017
C’è crisi in maggioranza al Comune. Il Psd’Az, secondo forza in aula, si astiene sui provvedimenti o abbandona l’aula. E il primo cittadino ha parlato della possibilità di “far saltare il banco” e di avere a disposizione tante “offerte”.
Una delle quali, quella del Pd che vuole il sindaco di Cagliari candidato alla Camera, potrebbe far comodo sia al primo cittadino che ai sardisti.
A palazzo Bacaredda non si parla d’altro. L’incrocio tra crisi al Comune e trattative sulle candidature è evidente. E si fanno tante ipotesi e tanti ragionamenti. Che l’incognita del futuro politico del primo cittadino avesse pesato sulla consiliatura era chiaro sin dall’inizio. Delogu non concluse il secondo mandato per andare al Senato e Floris avrebbe fatto lo stesso se Cappellacci non gli avesse soffiato la candidatura alla presidenza della Regione in extremis.
Zedda potrebbe puntare alle politiche o alle regionali. Ma sul voto per viale Trento il quadro si complica. Un po’ perché il vento sembra soffiare verso il centrodestra, ma anche perché c’è un nuovo sfidante ingombrante nel centrosinistra: Renato Soru, ormai di nuovo in campo, ringalluzzito dopo l’assoluzione al processo per evasione fiscale e dopo l’alleanza stretta coi renziani in Sardegna, vincente nell’ultimo congresso Pd proprio a Cagliari.
L’ipotesi Camera torna dunque di attualità. Zedda potrebbe giustificare l’addio scaricando la responsabilità sui sardisti, dimettendosi da primo cittadino (o magari sfiduciato dall’aula) per presentarsi alle politiche nel collegio di Cagliari come l’uomo forte che non ha ceduto alle vecchie logiche partitiche. A complicare l’ipotesi resta la candidatura di Luciano Uras, già prevista in base ad un accordo con Renzi e Pisapia. Il Pd sarà in gradi di garantire un seggio sicuro a entrambi?
La testa di Zedda e la rottura col centrosinistra, sarebbero anche i doni che il Psd’Az potrebbe offrire al centrodestra in cambio della (ormai quasi certa) candidatura di Cristian Solinas in Parlamento. Elezione che darebbe poi via libera alla candidatura di Gianni Chessa alle prossime regionali. Probabilmente nel centrodestra.