Sabato 20 giugno 2009
S. Michele. Il progetto è pronto da vent'anni ma l'approvazione è sempre stata rinviata
L'allarme: entro due anni non ci sarà più un loculo libero
Il progetto di ampliamento del cimitero di San Michele venne commissionato dalla giunta Dal Cortivo nel 1989 all'ingegner Gianni Saba.
Vedi le foto U ltime dal cimitero: tra due anni (mese più, mese meno), potrebbero non esserci più loculi liberi. Termine indicativo ma importante, se si considera che il progetto d'ampliamento, che prevede lo “sfondamento” di San Michele a nord, tra Su Planu e viale Monastir, è in ballo da più di 20 anni.
Il sindaco era Roberto Dal Cortivo: l'assessore Michele Di Martino affidò quello che ora si chiamerebbe studio di fattibilità a un ingegnere, Gianni Saba, che poi ottenne l'incarico di progettare il nuovo camposanto.
VENT'ANNI FA Era il 1989. Oggi l'ampliamento è ancora sulla carta: trentadue ettari di terreni da espropriare, 25 mila loculi totali, 3.600 da costruire nel primo lotto che esclude - dopo il no della sovrintendenza ai beni paesaggistici - la realizzazione della parte più consistente dell'opera, cioè tre torri di tre e quattro piani al centro della nuova area. Anche se il progetto complessivo ha già incassato (nel 2002) il via libera da parte del consiglio comunale. Rimarrebbero da realizzare circa un migliaio di nuove tombe da costruire lungo il muro di cinta, su cui la giunta comunale ha dato parere favorevole. Ma il fascicolo è stato bloccato dal servizio di Edilizia pubblica, dopo l'ok della commissione comunale. Il progetto non va bene, deve essere integrato: sono passati due decenni, le leggi sono cambiate, per appaltare un'opera servono documenti e garanzie diverse da quelle degli anni ottanta.
«MAI UNA DIRETTIVA» «In questi anni ho presentato nove diversi progetti, fatto decine di modifiche, anticipando di tasca mia tutte le spese», racconta Saba, che aggiunge: «In vent'anni non mi è stata mai data una direttiva. Nessuno mi ha mai detto come doveva essere ampliato, ho fatto di testa mia. E si è perso molto tempo: ho consegnato le tavole definitive nel 2006, ma sono state inviate alla Regione solo nel 2008. Ma il passaggio era inutile. Ora le carte sono ferme, dopo che la commissione lavori pubblici a febbraio aveva dato parere positivo». Intanto il cimitero di San Michele è in “riserva” e tra appalti e realizzazione delle opere potrebbero passare anni.
«PROBLEMI TECNICI» L'assessore comunale ai Servizi cimiteriali Anselmo Piras chiarisce: «Ci sono problemi tecnici, non politici». Il collega ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai, aggiunge: «Il progetto era carente dal punto di vista tecnico, abbiamo chiesto delle integrazioni per adeguarlo alla legge Merloni». L'emergenza loculi? «Per due anni, nessun problema».
MICHELE RUFFI