Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Morte al Poetto, inascoltato l'allarme per gli oleandri

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2009

Sabato 20 giugno 2009

Dopo la tragedia I vigili: andavano tagliati
L 'autista del Ctm l'ha vista quand'era troppo tardi: Emilia Delogu, 63 anni, è sbucata dagli oleandri dell'aiuola spartitraffico. Oleandri che dovevano essere tagliati perché pericolosi: l'aveva segnalato la polizia municipale, una decina di giorni fa, al Servizio verde pubblico del Comune. Una relazione sollecitata proprio dagli autisti del Ctm che avevano segnalato ai vigili che quelle piante sporgevano sulla corsia preferenziale riservata ai bus e impedivano loro la visuale.
POTATURA TARDIVA Una relazione cui è stato dato seguito soltanto ieri: alle 10,30, una squadra di operai ha potato in misura decisa gli oleandri di quel tratto di strada, ridotti dai circa due metri e 20 centimetri di due giorni fa ad appena 65 centimetri.
Un intervento che, dopo la tragica morte di Emilia Delogu, avvenuta intorno alle 16 di giovedì nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Marino, sembra non solo tardivo ma addirittura beffardo. Resta da capire come mai il Servizio verde pubblico abbia atteso tanto per risolvere una situazione problematica tanto rischiosa: è evidente che le fronde (e non il sole, come si era pensato inizialmente) hanno disturbato sia la visuale dell'autista che quella della donna impegnata nell'attraversamento pedonale dall'aiuola spartitraffico in direzione spiaggia. L'autobus viaggiava dall'ospedale Marino in direzione Marina piccola.
L'INCHIESTA La disgrazia, come da prassi, ha innescato un procedimento giudiziario. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Nel registro degli indagati è stato iscritto l'autista che guidava il bus al momento dell'incidente. Si chiama Matteo Orrù, ha 23 anni, è di Decimomannu ed è assunto dal Ctm con un contratto a termine. «Ho frenato», ripeteva sotto choc giovedì pomeriggio subito dopo l'impatto, «ho frenato». Quando ha ripreso un minimo di controllo, ha spiegato di aver visto la donna solo quand'era troppo tardi.
La polizia municipale, che ha eseguito i rilievi, ha misurato sull'asfalto una frenata di circa 16-17 metri. Ancora non è stato stabilito quale sia esattamente il punto d'impatto, certo è che il grosso della frenata sia avvenuto dopo che il mezzo ha travolto la donna. Emilia Delogu è rimasta incastrata sotto una delle ruote ed è stata trascinata per 8-9 metri sull'asfalto. Si tratta di misure difficilmente compatibili con il limite di velocità, che in quel tratto, stando ai segnali, è di appena 30 chilometri orari.
LA VITTIMA Emilia Delogu lavorava nell'azienda di famiglia, una ditta che si occupa di commercio di materiali edili, ed era una donna molto attiva, vitale, dalla vita sociale intensa. Lascia un grande vuoto nelle vite dei suoi due figli, del marito, dei tanti amici. ( m. n. )