Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Negozi, tutti pazzi per gli sconti Dopo il Black Friday non si fermano le offerte promozionali

Fonte: L'Unione Sarda
28 novembre 2017

Nessuno rispetta la data dei saldi, fissata per il 5 gennaio. I commercianti: «Anacronistici»

Negozi, tutti pazzi per gli sconti Dopo il Black Friday non si fermano le offerte promozionali


La sbornia del Black Friday non è finita: gli sconti continuano. Meno 20, meno trenta, meno 50, purché sia tutto al ribasso. Una volta è il Venerdì Nero, un'altra il Cyber Monday, l'importante è non vendere a prezzo pieno. Sulle vetrine dei negozi campeggiano cartelli con offerte di tutti i tipi e più d'uno va avanti con il Black Friday a oltranza. Sconti su sconti, proprio sotto Natale. Prima dei saldi (il 5 gennaio) e dopo. Cioè tutto l'anno.
LO SCENARIO La parola d'ordine è: vendere. Non c'è tregua, tutto è ammesso: l'offerta speciale di “due coupon subito per te” vola su sms e mail in un batter d'occhio, in qualunque periodo dell'anno. Poco importa se la legge vieta ogni tipo di promozione nei quaranta giorni precedenti i saldi. Meglio una multa, che non vendere. Ma allo sconto, un tempo richiesto solo dall'acquirente, il commerciante non ci rinuncia più. Dov'è il trucco? «Quando si arriva a vendere la merce scontandola del 50 e 70 per cento», spiega Davide Marcello, presidente provinciale di Confesercenti, «non si guadagna: si cerca di recuperare liquidità per sostenere i costi. Purtroppo è così da anni: è l'unico modo per limitare i danni della crisi. Anche il Black Friday stimola gli acquisti ma non si può reggere un'azienda con questi meccanismi».
LA POLEMICA SUI SALDI Ci sono sconti 12 mesi all'anno nella maggior parte dei negozi. Non potrebbero ma li fanno. E allora che senso hanno i saldi a gennaio e luglio? «Non hanno più nessun senso, da anni lo ripetiamo», dice Marcello. «Abbiamo già sollecitato la Regione e la nostra proposta sarà di abolirli, lasciando a ogni commerciante la responsabilità di decidere come comportarsi». Sul tema le associazioni discutono. «Ora è tempo di riprendere in mano la normativa», è il parere di Giuseppe Scura, direttore di Confcommercio. «Io non sono per eliminarli ma è evidente che questa rigidità è superata dai fatti: le offerte ci sono 365 giorni all'anno». Le possibilità offerte dagli acquisti online sono un altro motivo per rimettere in discussione la validità dei saldi e capire se il Black Friday può essere una delle soluzioni. «Lo specchietto delle allodole», lo chiama Giorgio Vargiu, presidente regionale di Adiconsum, «da noi non funziona e lo usano solo per far cassa e liberarsi della merce di magazzino. Non c'è affare e quella che era un'opportunità per i commercianti onesti verrà a mancare». Che i saldi siano «anacronistici», aggiunge Vargiu, «lo diciamo da tempo: così favoriscono i furbetti e si rovina il mercato. Che li facciano pure tutto l'anno ma si stabiliscano i criteri».
I COMMERCIANTI Paolo Angius, proprietario di Paul's Bags, in via Garibaldi, forse è l'unico negozio storico di pelletteria ad aver vinto la crisi. È tra quelli che ha rispettato le regole: finito il Black Friday, ha riposto nel cassetto i cartellini con gli sconti. «Il mio negozio mantiene il prezzo costante tutto l'anno, lo stesso applicato in tutta Italia - spiega Angius - nel rispetto delle leggi, che non consentono promozioni al di là dei periodi stabiliti, ho disfatto ieri notte le vetrine. Io sono contrario a eliminare i saldi ma vanno rinormati, accorciando i tempi: i saldi si fanno a fine stagione, quindi a inizio agosto e inizio febbraio e devono durare un mese. Solo così avrebbero senso. E sia chiaro: un commerciante ci deve guadagnare, altrimenti fallisce e non riesce a sostenere le spese della sua attività, affitto, personale, Iva, Irpef, Camere di commercio, commercialista, luce, suolo pubblico». Nessuna promozione, prima dei saldi effettivi, nel negozio di intimo di Carla Verona, in via Paoli. «Sono contraria, non ho fatto il Black Friday, che ritengo poco rispettoso e non corretto nei confronti di chi compra prima - sostiene - le mie clienti sono comunque contente perché sanno che vendo al prezzo giusto e se devo fare una “coccola” la faccio tutto l'anno. Il 5 gennaio inizierò coi saldi, ma sono saldi di questa stagione e non di magazzino».
Carla Raggio