Confesercenti: «Bene gli sconti di venerdì, per l'anno prossimo serve più organizzazione» Acquisti, la scossa del black friday Segnali positivi in vista di Natale: cresce il budget per i regali
La scossa agli acquisti arrivata grazie al black friday, il venerdì dedicato agli sconti, non basta: ecco perché a un mese dal Natale la fiducia dei commercianti va di pari passo con la prudenza. I sondaggi parlano però di un confortante aumento della spesa pro capite prevista fino all'Epifania. Segnali positivi che non spazzano comunque le perplessità degli addetti ai lavori, ancor più dubbiosi, all'indomani dell'ennesima tornata di promozioni straordinarie, dell'utilità dei saldi programmati.
NEI NEGOZI «Anche quest'anno, come quello passato, possiamo limitarci a un cauto ottimismo», commenta il presidente della Confesercenti regionale, Roberto Bolognese, «il black friday ha premiato più che altro gli acquisti tecnologici e quelli fatti online. Il piccolo commercio tradizionale non ha invece raccolto i frutti che si speravano, ma punta di sicuro con migliori presupposti sul periodo natalizio». La speranza dei negozianti è che in futuro, una volta calendarizzato il “venerdì nero” come evento di richiamo, lo si possa usare come trampolino per gli acquisti di fine anno. «Le vendite di questa settimana sono state discrete, anche se bisogna ammettere che fino a qualche anno fa i sardi non sapevano neanche cosa fosse il black friday», dice Giuseppe Scura, direttore regionale della Confcommercio, «è probabile tuttavia, come è successo per Halloween, che nei prossimi anni diventi un appuntamento fisso a cui i commercianti dovranno prepararsi. Potranno così rilanciare anche le vendite di abbigliamento, che continuano, nonostante gli sconti, a soffrire gli strascichi della crisi».
SHOPPING NATALIZIO Eppure da una ricerca della Coldiretti arrivano buone notizie: allo shopping natalizio gli italiani destineranno quest'anno un budget complessivo di 208 euro a famiglia, in crescita dell'11% rispetto allo scorso anno. «Con circa un terzo degli italiani che compra i regali entro novembre», spiega l'associazione degli agricoltori, «anche in Italia si è diffusa la tendenza ad acquistare i doni di Natale in anticipo per avvantaggiarsi dei prezzi più convenienti proposti da molti esercizi sotto forma di offerte speciali o per non dovere affrontare le lunghe file che caratterizzano il momento clou dello shopping delle festività».
CALENDARIO STRAVOLTO Ma è proprio il concetto di convenienza a essere messo in discussione. «Ormai il calendario dei negozianti è stato stravolto da un susseguirsi di saldi alternati a promozioni straordinarie, seguite a loro volta da altri saldi e successive offerte», fa notare Scura, «non c'è quindi più un momento dell'anno in cui possono vendere merce a prezzo pieno per strappare un margine di guadagno dignitoso. Nel frattempo, gli affitti e le bollette non conoscono saldi e devono essere pagati ogni mese».
Per risollevare le sorti di un intero comparto Bolognese guarda già al prossimo anno e lancia un appello: «Camere di Commercio, associazioni d categoria e istituzioni devono lavorare insieme e creare una regia unica che organizzi iniziative coordinate. Parlo di luminarie per le vie dello shopping, ma anche di eventi collaterali, e di una campagna promozionale degli sconti che parta per tempo e non ci faccia schiacciare dai colossi del web e dalle catene della grande distribuzione».
Luca Mascia