Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ancora due anni per la metro I lavori del nuovo tratto prenderanno il via nel gennaio 2018

Fonte: L'Unione Sarda
27 novembre 2017

Collegare la stazione di piazza Repubblica a piazza Matteotti costerà ventuno milioni

Ancora due anni per la metro I lavori del nuovo tratto prenderanno il via nel gennaio 2018 

Eppur si muoverà. Per farlo, però, ci metterà due anni per il tragitto piazza Repubblica-piazza Matteotti. Il progetto c'è, i soldi pure: 21 milioni di euro stanziati dalla Città metropolitana, per far arrivare (appunto) la metropolitana in piazza Matteotti, fin dentro la stazione di Trenitalia. L'Arst, alla quale fa capo Metrocagliari, conta di aprire i cantieri nel 2018, ma nessuno s'illuda: due anni almeno saranno necessari. «Il 2020», conferma Carlo Poledrini, direttore generale dell'Arst, «è il traguardo che ci siamo posti e faremo tutto il possibile per rispettarlo». Sarà il terzo atto (dopo il tracciato originario e il prolungamento per la Cittadella e il Policlinico universitari) del progetto di espansione della metropolitana di superficie, che prevede in tutto dieci linee (ora sono tre, contando le diramazioni) e avrà giganteschi effetti positivi sulla viabilità della Città vasta. All'Arst stimano che le decisioni di oggi miglioreranno la situazione forse per un secolo. Inoltre, laddove transiterà la metro di superficie, il valore delle case e dei locali commerciali schizzerà verso l'alto.
IL PROGETTO Il Grande Disegno, distante chissà quanti anni, include Quartu, Sestu e l'intero lungomare del Poetto cagliaritano e quartese, fino a Margine Rosso. La metro non andrà oltre Settimo, «ma meditiamo di acquistare treni ibridi, a gasolio ed elettrici, in grado di muoversi anche al di fuori della linea elettrificata per raggiungere Soleminis e Dolianova da Cagliari», spiega Poledrini. Il quale sottolinea che tutta la progettazione è realizzata internamente all'Arst, con le proprie risorse umane coordinate dall'ingegner Ernesto Porcu, senza consulenti esterni.
MATTEOTTI Il prolungamento della linea principale, al quale si comincerà a lavorare tra qualche mese, prevede i convogli in via Dante, viale Bonaria, viale Diaz, via Roma e l'ingresso dei treni in stazione attraverso l'attuale cancello destro dei parcheggi, per un totale di sei fermate in più. Per questo prolungamento, sono disponibili anche i soldi per acquistare nuovi treni e per raddoppiare i binari sulla tratta Repubblica-Caracalla (Monserrato).
IL FUTURO Molte - e lente - le altre novità che attendono Metrocagliari. Per la diramazione via Vesalio-via Giotto-ospedali la progettazione è finanziata, così come quella da Bonaria a Margine Rosso (finanziata solo fino a Marina Piccola). Da progettare, invece, la linea dell'hinterland: i Comuni di Quartucciu, Selargius e Quartu hanno già approvato i tracciati che li attraversano, a partire dalla stazione Caracalla di Monserrato. A Quartu ci saranno un anello con capolinea in via Norvegia e un deposito nei paraggi. Per completare tutte le linee che l'Arst vorrebbe realizzare dal nulla, per un totale di quaranta chilometri di tracciato, sarebbero necessari 439 milioni di euro: la cifra include anche i costi dei treni da acquistare in più, dopo la moltiplicazione delle linee e delle distanze da percorrere. Dunque, convogli compresi, realizzare le nuove linee avrà un costo medio di dieci milioni di euro per chilometro. In compenso, Cagliari e il suo hinterland cambieranno volto: la metropolitana di superficie, così si spera, farà lasciare l'auto a casa a molte persone, anche se c'è un problema legato alla terza città dell'Isola.
QUARTU Per raggiungerla dal Capoluogo, e per compiere il percorso in direzione opposta, si devono attraversare Monserrato, Selargius e Quartucciu: una perdita di tempo rispetto a una linea diretta, «ma la metro viaggia sulla propria sede e non risente del traffico», fa notare il direttore generale Poledrini, «quindi sarà comunque conveniente in termini di tempo».
Luigi Almiento