Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caro-partita, ecco la Digos

Fonte: L'Unione Sarda
20 novembre 2017

SANT'ELIA. Il consorzio Progetto calcio chiede 120 euro (e non 70) per le gare

 

 

Alta tensione tra Vecchio Borgo e gestore del campo

 

 

 

Alla fine hanno pagato. Centoventi euro in contanti per poter sfidare il Muravera e non perdere la partita a tavolino. Ma gli animi, tra i calciatori del Vecchio Borgo Sant'Elia e ancora di più tra i dirigenti della società, allenatore compreso, sono tutt'altro che sereni. Il futuro è incerto. Troppo alta la tensione tra il Vecchio Borgo e il Consorzio progetto calcio dell'imprenditore Franco Cardia che gestisce gli impianti comunali di via Schiavazzi. Controversia che ieri sera ha avuto la necessità di un intervento preventivo della Digos richiesto da Cardia.
LA PROTESTA È furente, l'allenatore Vladimiro Murgia. «Assurdo aver chiamato la Polizia, noi vogliamo giocare, non certo aggredire chicchessia. Di punto in bianco ci è stato imposto un aumento irragionevole che non possiamo certo accollarci. Pagavamo settanta euro, siamo stati costretti a darne per l'incontro col Muravera ben centoventi. È chiaro che per rispetto degli avversari dell'arbitro abbiamo dovuto pagare. Ma così non è possibile continuare, deve intervenire il Comune, proprietario dell'impianto. E se domani Cardia chiede un ulteriore aumento? Non è suo il campo ma la struttura, al di là della convenzione, è pubblica. Per questo l'assessore allo Sport non può far finta di nulla». Perché, volenti o nolenti, a Sant'Elia di campi non è che ce ne siano tanti. Quello davanti alla borgata è per ora inutilizzabile. Il Comune deve ingrandirlo, metterlo a norma e sistemare il nuovo manto sintetico. La speranza è che in futuro proprio la società allenata da Murgia possa gestirlo. «La verità è che nonostante gli annunci i lavori non sono mai cominciati. E questo è vergognoso».
LE DISTANZE Per ora resta la durissima contrapposizione con il Consorzio. «Oltre alla squadra in Promozione ora abbiamo anche la juniores. Secondo Cardia non potevamo continuare ad allenarci e giocare in campionato con gli stessi affitti. Pensiamo l'esatto contrario. Un aumento di questa portata non ci consente di andare avanti, e invece dobbiamo farlo per i ragazzi, per tanti giovanissimi della juniores che stiamo togliendo dalla strada e grazie al calcio, alcuni di loro, hanno anche ripreso a frequentare la scuola abbandonata da tempo».
L'IMPRENDITORE La “verità” di Franco Cardia non lascia spazio a riavvicinamenti di sorta. La pace tra la Vecchio Borgo e Consorzio non sembra davvero vicina. «La squadra in Promozione versa 200 euro al mese per tre allenamenti e la partita domenicale, ora c'è anche la juniores ed è evidente che l'affitto cambia. Giocare la sera con le luci artificiali comporta costi maggiori per noi e un inevitabile aumento per la società», spiegano il presidente Franco Cardia e il direttore dell'impianto Dante Puddu. «Se il Vecchio Borgo si ostina sulla sua strada non resta che la rescissione del contratto», avverte l'imprenditore.
LA RICHIESTA «Chiederemo al Comune di intervenire. Un privato che gestisce su convenzione un impianto pubblico non può fare il bello e cattivo tempo imponendo costi proibitivi», conclude Vladimiro Murgia.
Andrea Piras