Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gran turcherie in “Corsaire”

Fonte: L'Unione Sarda
19 giugno 2009

Storie di amori e ciurma pirata nel balletto in scena al Lirico

Fastose turcherie, nei quadri del balletto “Le corsaire”, storia di amori e tradimenti, di serragli e di tempeste. Ispirato a un poema di George Byron riadattato da Aivars Leimanis, “Le corsaire”, proposto mercoledì scorso al Teatro Lirico di Cagliari, debuttò nel 1856 all'Opéra di Parigi ed ebbe quarantatre repliche di fila. Un successo - scrive nel libretto di sala Sergio Trombetta - che molto fu dovuto al talento di Carolina Rosati e in seguito ebbe come interpreti gli eccelsi Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn.La partitura - aggiunge il musicologo - fu nel tempo rimaneggiata, arricchita o asciugata , assecondando i gusti del pubblico, ma il nucleo narrativo rimase intatto.
Sono Medora la greca e Conrad il pirata, i protagonisti principali di una trama avventurosa svolta tra il palazzo di Seyd Pasha, estimatore anzianotto di tenere schiave, e il covo dei pirati con le bandane in testa e i gilet sfrangiati dai tanti arrembaggi.
I costumi firmati da Elita Patmalniece brillano di gialli e di viola, di rossi porpora e tenui rosa ed enfatizzano le atmosfere esotiche di questa fiaba d'autore con babbucce a punta, pantaloni a sbuffo, veli e paillettes, giannizzeri e turbanti.
Lo spettacolo concede molto spazio ai virtuosismi degli artisti, nei tre atti che raccontano di una vicenda romantica che non manca, come d'uopo, di alcuni momenti drammatici. C'è un Giuda tra i bucanieri, il torvo Birbanto che fa in modo di narcotizzare il capo ciurma Conrad per sottrargli la dolce Medora. Puro dispetto, perché egli è in realtà attratto dalla bella Gulnare, giovane turca che ricambia il suo sentimento. Ma la sete di potere fa sragionare il prepotente, inducendolo addirittura a capeggiare una rivolta e a progettare un tentativo di omicidio.
I fondali dipinti rispecchiano l'andamento dell'opera. All'inizio, le cupole azzurre e le case bianche di un paesaggio mediterraneo. Poi il porpora e oro della dimora del pasha e, infine, sono le aguzze rupi e il mare oscuro a segnare l'epilogo della coreografia.
Un fortunale travolge la nave dei pirati, e dal naufragio si salvano solo il corsaro gentile e la sua amata. Sul palcoscenico, l'ensemble del Balletto dell'Opera di Riga danza sulla musica di Adolphe Adam (il celebre compositore di “Giselle”) diretta da Farhads Stade.
Le etoiles di questa prima serata (il cast cambia a seconda delle date in programma ) sono Margarita Demjanoka, Raimonds Martinovs, Marians Butkiviis, Elza Leimane. Una menzione speciale va alla mimica del pasha coi baffoni, Ints Rozinš. Luci di Kãrliš Kaupužs, scene di Liga Purmale.
ALESSANDRA MENESINI

19/06/2009