PIAZZA REPUBBLICA.

Protesta degli abitanti di via Mancini per la sosta e il degrado

Parcheggi, residenti senza pass«C'è il grande caos sotto casa»

La beffa è che vivono in una zona, piazza Repubblica, circondata dalle strisce blu e bianche. Centinaia di parcheggi, anche sotto casa. «Ma sono sempre occupati da altri». E ora «i residenti dimenticati di via Mancini» reclamano un parcheggio, a voce alta, all'interno di questo spiazzo incastonato tra via Dante e via Carrara sul quale si affacciano i loro palazzi, sei condomìni che ospitano dodici famiglie in appartamenti, un tempo comunali, quasi tutti ormai riscattati. È l'occasione per svelare le «condizioni pietose», dicono, di un angolo della città, proprio dietro l'Upim, al riparo dai riflettori che illuminano vie storiche dello shopping come via Alghero e via Garibaldi, a un tiro di schioppo.
IL DEGRADO «Quaggiù è terra di nessuno, siamo cittadini di serie B», sbotta Giuseppe Sedda, tra i più vecchi residenti di via Mancini. È lui a guidare il sopralluogo in via Mancini, perlustrando tutta l'area attorno alle palazzine. «Gli spazzini non passano mai, il perimetro dei palazzi è in pessime condizioni, non ci sono marciapiedi, i lavori stradali su fogne e condotte non vengono rifiniti, l'asfalto è pieno di rattoppi e i continui dislivelli della strada sono un pericolo e ci fanno inciampare, senza contare le pozze d'acqua che si formano davanti all'ingresso di alcuni condomìni rendendo acrobatico l'accesso. Ecco perché il Comune dovrebbe intervenire, come ha fatto in altre zone, ricordandosi che anche noi abbiamo diritto a un'esistenza dignitosa».
PARCHEGGI Il cortile all'aperto sotto casa è una giungla di auto, addossate l'una all'altra o in doppia fila. Non c'è neppure lo spazio per arrivare al portone, se non saltando qua e là. Zona off limits, proprio per i residenti: «Abbiamo chiesto il pass ad Apcoa ma ci hanno risposto che non ne abbiamo diritto perché sotto casa non abbiamo le strisce blu», spiega Sonia Contu. «E allora senza pass e in assenza di Ztl siamo costretti a restare fuori sino a tardi o a lasciare la macchina molto lontano, essendo questi stalli quotidianamente occupati da chi va in tribunale o lavora nei negozi qui intorno. Perciò chiediamo che una quota dei parcheggi venga riservata a noi residenti, come avviene in tante zone di Cagliari».
SENZA REGOLE Il risultato è che alla fine si sosta nelle aree vietate. Persino negli spazi riservati ai portatori di handicap. «I due parcheggi sotto casa sono spesso occupati», denuncia Marcella Copez, madre di una ragazza disabile. «In ogni caso non c'è lo spazio sufficiente per il passaggio di una carrozzina, con le auto che finiscono con l'intrappolarci. Il rientro a casa per noi è un incubo».
Carla Raggio